FABRIZIO TAVERNELLI – Homo distopiens

Ex pilastro portante di due esperienze seminali come En Manque D’Autre  e  AFA (Acid Folk Alleanza), di cui conserva nell’esperienza solista molti elementi a livello di approccio e attitudine, giunge all’approdo del quinto album. Il sound è avvolgente, sinuoso, malinconico e romantico. Attinge dalla canzone d’autore italiana più profonda mischiandola con un gusto new wave decadente anni 80 (da David Sylvian a John Foxx) e con le suggestioni nostrane dell’epoca (vedi CSI). Bello e intenso e splendidamente realizzato a livello di suoni e produzione.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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