FLEXUS – Dancing La Playa

Sui canali social del Flexus da questa settimana è pubblico il nuovo videoclip di ‘Dancing La Playa’, scritto e diretto da Stefano Cenci con la collaborazione artistica di Chiara Davolio e regia di Matteo Luppi.

Il brano, estratto dal più recente album ‘Le Orchestre Non Suonano Più’, racconta di una storia d’amore consumata in una sala da ballo, in una serata emiliana persa nel tempo, dove ormai, appunto, “le orchestre non suonano più”. È il racconto di un amore senza futuro, come senza futuro sembra essere (e ancor più lo è sembrato in questo lungo periodo di chiusura degli spettacoli dal vivo) quell’amore ormai presente solo nei nostri ricordi delle serate spensierate, ammassati sotto il palco di un concerto di musica dal vivo, con le anime a contatto, senza paura, senza protezioni, nei teatri, nelle sale da ballo, nelle feste di piazza.


«Il dramma presente, che non ci sembra l’unico responsabile di un decadimento generale verso l’imbarbarimento culturale ma solo l’ultimo atto, ai nostri occhi si è manifestato come il plot di un romanzo distopico, di un racconto dell’orrore» – dichiarano i Flexus – «ed è proprio nei riferimenti all’horror che abbiamo voluto giocare, omaggiando i vari videoclip che l’hanno già fatto in passato, con una band che insegue la sua musa nella sala vuota di una balera, un giorno freddo e desolato. La musa però è infingarda, attira ma non dà consolazione; non vuole artisti al suo seguito, ma facili consumatori e si rivela essere una sanguisuga circondata da uno stuolo di non morti schiamazzanti e bramosi del nostro sangue. Eh si, ci vogliono dissanguati, a terra, non più capaci di reagire, controbattere e ribellarsi. Solo quando saremo tutti allineati alle effimere stelle della vanità e del consumo potremmo prendere parte alla festa, che ci inghiottirà con le sue misere pagine di Storia.».

Ma i Flexus, riusciranno mai a smettere di cantare della bellezza e dell’Amore?

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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