GIACOMO TONI – Nafta
Al quarto album Giacomo Toni firma un piccolo gioiello di personalità e maturità. Lui lo chiama “piano punk” e la definizione si avvicina bene a quanto ci è dato ascoltare in “Nafta”. Ma il tutto è ben più articolato e completo. Un approccio cabarettistico che richiama uno strano mix di Capossela, Jannacci, Clem Sacco e Gazzè ma che non è immune da folate che sembrano arrivare dal Teatro degli Orrori o dai mai troppo lodati Sparks. Album potente, aggressivo, arrembante, crudo, amaramente ironico, caustico, abrasivo. Notevole.
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