GIANLUCA FERRANTE – Kore

L’innata magia del dualismo attraverso cui non solo toccare con mano, più che il cielo, l’infinito. Sono chiari gli intenti di Gianluca Ferrante, musicista, compositore e polistrumentista romano attivo da anni tra collaborazioni e militanze all’interno di varie formazioni, che con “Kore” dà alla luce il suo disco d’esordio, ponendo le basi per lo sviluppo di una componente visionaria in cui ognuno degli otto brani presenti, da lui interamente suonati, sintetizzi idealmente la relazione tra lo spazio ed il tempo, la realtà e la fantasia, il passato ed il presente, in un continuo viaggio per il Sistema Solare da parte di un soggetto che nella propria perdizione si ritrova dentro una girandola dal sapore ludico, come delle costellazioni che costituiscono l’ottovolante di turno.

Il personaggio di Kore si immerge in un’esperienza le cui influenze, ambient, kraut, noise, electro, world, post-rock, musica da camera, celano i continui stati di allucinazione che lo colgono portandola a percepire negli stessi una continua lezione in termini filosofici ed umani, ripetute tappe da superare per poi ripercorrere nel tempo, in un sogno legato a doppio filo con la realtà, attraversando uno specchio che è un varco interdimensionale verso l’ignoto per avvertire con i propri sensi la magnificenza dell’uguale e del diverso, fino a scoprire inusuali discendenze antiche che ne hanno permesso la venuta al mondo. Così, nelle note di Ferrante, il richiamo della lira di “Persephone” lo fa specchiare a contatto con la vita precedente, ed analogamente “Omphalos” lo riporta sulla terraferma ormai rinata, per quanto mai scrollatasi di torno un amalgama di malinconia e nostalgia.

Legami affascinanti i cui effetti non tardano ad arrivare, in un coacervo breve ma intenso che, per Gianluca Ferrante, segna un nuovo inizio e marca prepotentemente la varietà che da sempre lo muove nel proprio percorso artistico, contrapponendosi al grigiore predominante odierno. Il viaggio di “Kore” è appena cominciato.

SPOTIFY

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VIDEOCLIP DEL BRANO “KORE”

Insieme all’album uscirà anche il primo videoclip, del brano “Kore”, realizzato ed animato da Consuelo Decina(@consuelo.decina) e con i disegni di Leonardo Greco, estratto dall’omonimo lavoro in studio e prima di otto tappe inerenti ad un’esperienza sonora spaziotemporale senza limiti, viaggio visuale che rende ulteriormente realtà l’apertura del varco e la conseguente manifestazione di quelle gradazioni cangianti che abbelliscono l’ignoto, per tutti coloro che inizialmente temevano di restarne distanti. Benvenuti nel mondo di “Kore”:

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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