GIOVARI – Senza barriere

La voglia di scappare c’è sempre, per trovare nuovi stimoli, nuove idee, un nuovo modo di vedere il mondo, ambire a una nuova realtà dove il rispetto reciproco non è un pensiero utopico e dove i sogni fatti da bambino a volte si realizzano. Ma spesso questo vuol dire lasciare casa anche contro la nostra volontà per scappare da noi stessi e dagli altri. E non sempre siamo benvoluti dove arriviamo. C’è chi cerca la libertà di poter stare senza giudizi, non sentendosi sempre messi alla prova. Cercandola affrontiamo viaggi non sempre in prima classe. Viaggi pieni di speranza e paura, di curiosità e mancanze, di sconforto e ripensamenti, di conquiste e perdite.

Da piccoli affidavamo i nostri desideri a una barchetta di carta convinti che avrebbe raggiunto la propria meta senza problemi, con la sola spinta del vento, senza imbarcare mai acqua, ma nella realtà non è così semplice. Le barriere sono sempre tante e il più delle volte siamo noi stessi con le nostre azioni a crearle. E così il bambino che c’è in noi si nasconde: troppi ostacoli da superare da solo, troppe battaglie da combattere.

Ma non tutti hanno paura: c’è chi parte senza sapere cosa lo aspetta, solo seguendo il proprio istinto e la propria voglia di realizzarsi. C’è chi parte perché strappato dalla propria terra in cerca di un posto dove sorridere in pace. C’è chi parte perché non riesce semplicemente a rimanere fermo. Ogni persona che incontri sta affrontando un viaggio e noi abbiamo solo il dovere di non alzare barriere con i nostri atteggiamenti e i nostri pregiudizi, ma di sostenerlo per quanto possibile. Perché partire è un po’ come morire, ma con le persone giuste attorno si può sempre rinascere.

 Questa è “Senza barriere”, il brano con cui Giovari sceglie di ripresentarsi al pubblico, dopo i singoli rilasciati nell’arco degli ultimi anni sotto il proprio nome di battesimo.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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