GIUSEPPE CUCE’- Di estate non si muore

“Di estate non si muore” (TRP Vibes / Believe Digital), il nuovo singolo di Giuseppe Cucè, già disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitali dal 1° luglio.

Il brano “Di estate non si muore” descrive una condizione esistenziale, uno stato antropologico, la sicilianitudine. Un ghetto o una prigione-dorata, ma pur sempre una gabbia di separatezza e di esclusione, a bedda Sicilia. Una sicilianità che costituisce un tratto distintivo, che si pone come metafora di una condizione esistenziale, l’estate come condizione di vita, come attitudine che nonostante la polvere lavica che scorre nelle loro vene, un vulcano (Idda) che li sovrasta regalando fuochi pirotecnici da cui si fanno rapire senza che provochi alcun timore, il sangue versato che scorre sopra le case come la lingua di fuoco che illumina le notti, gli incendi e le inondazioni e soprattutto le esplosioni che feriscono il cuore (Capaci) ma di Estate non si muore mai!!!

Spiega l’artista a proposito del brano: “Soffre la Sicilia di un eccesso di identità, siamo tutti ricchi dentro una barca e non so, se sia un bene, o un male. Certo per chi c’è nato dura poco l’allegria di sentirsi seduto sull’ombelico del mondo, subentra presto la sofferenza di non saper districare il filo del proprio destino e rincorriamo la lentezza del tempo inventandoci il giorno e forse anche una vita, ed è per questo che ho scelto di pubblicare questo brano come primo singolo del mio progetto, solo iniziando dal luogo in cui si vive è possibile comprendere meglio ciò che mi spinge a comporre e scrivere”.

Il videoclip “Di estate non si muore” è stato realizzato da Giorgio Rizzo per Storie Dipinte con la tecnica stop motion; 12.000 fotografie messe in sequenza per creare il movimento di un teatrino che non solo cita la tradizione siciliana dei pupari ma è anche un chiaro riferimento ai cantastorie che un tempo erano “portatori sani” di social post.

La storia dipinta segue il testo musicale e viene raccontata visivamente tramite parallelismi e citazioni della tradizione sicula con un susseguirsi di decorazioni siciliane e citazioni classiche. Oggetti e disegni che cambiano forma e significato; il pizzo nero ricamato che diventa velo scuro nell’Occhio del Ciclope che osserva e segue con lo sguardo le azioni del video. Il pentagramma con le note della “Norma” diventa forchetta per poi trasformarsi nella chitarra di Rosa Balistreri.

Il segnale stradale dell’autostrada di Capaci diventa frase di speranza per tutti coloro che lavorano per essere “capaci di cambiare”. Questi sono alcuni dei simboli che si possono scoprire nei due minuti e 48 secondi di una canzone che, con le note allegre di un tormentone estivo, ci ricorda che di “estate” non è mai morto nessuno.

 

Biografia
Animato da un progetto, che racchiude l’esperienza maturata in tanti anni di studio e approfondimento del proprio sentire, filtrando il mondo intorno a sé, rivisitando i canti del sud del mondo, che racchiude soprattutto la composizione di canzoni inedite imbevute di tradizione e passione, Giuseppe Cucè nasce a Catania l’8 settembre del 1972 e fin da piccolo coltiva il sogno della scrittura ma soprattutto della musica.
Inizia il proprio percorso dipingendo i propri pensieri su tela, per poi successivamente farsi catturare dalla danza contemporanea, fino a confrontarsi con diverse identità esistenti nel proprio essere e capire la propria strada incanalando le proprie energie verso la scrittura e la composizione.
Durante la sua carriera ha collaborato con diversi musicisti, tra i più fedeli il produttore artistico Riccardo Samperi, il percussionista Francesco Bazzano, i chitarristi Antonio Masto, ed Edoardo Musumeci, Marcello Leanza ai fiati, Alessandro Longo al Violoncello, Adriano Murania Violino.
Nel 2008 inizia a collaborare con la TRP MUSIC di Riccardo Samperi, ed è da questa collaborazione che nasce il cd La Mela e il Serpente, un album che sarà espressione assoluta dell’anima Saudade dell’artista. L’album viene anche pubblicato dalla EDINA MUSIC, etichetta Parigina fondata da Yvon Chateigner. Il tour di presentazione dell’album appena pubblicato darà al cantautore Catanese la possibilità di esibirsi nei più importanti teatri Parigini. (Le Trianon, L’Alhambra, Le Petit Saint Martin).

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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