GUIGNOL – Salvatore tuttofare

Secondo estratto dal nuovo disco “Abile Labile” disponibile dal 26 febbraio su etichetta Atelier Sonique. La vita disumanizzante di Salvatore diventa un luogo oppressivo da cui sembra impossibile sfuggire.

Salvatore Tuttofare” è il nuovo videoclip dei Guignol tratto dal disco “Abile Labile” uscito lo scorso febbraio. Girato da Fabio Gallarati – videomaker ed ex chitarrista proprio della band milanese – in un sotterraneo nei pressi di Sesto San Giovanni, “Salvatore Tuttofare” è una canzone sul lavoro come unica ragione di vita, che diventa un’attività oppressiva e disumanizzante tanto quanto lo è il luogo dove sono avvenute le riprese.

Salvatore – racconta il leader dei Guignol Pierfrancesco Adduceè la vittima sacrificale di un sistema che ci forgia come automi votati al sacrificio di noi stessi, a volte perfino estremo, se a ciò si aggiunge il senso di colpa e l’angoscia da fallimento. E’ l’indottrinamento fanatico del Lavoro, di cui Salvatore è la vittima, lui come tanti altri che sono sottoposti alle infinite ‘catene di montaggio’ culturali a cui andiamo soggetti come poveri Cristi mandati al macello”.

Salvatore Tuttofare” e il suo “morire di lavoro” è sono uno dei tanti personaggi di “Abile Labile”, disco concepito come una galleria di umanità varia “di figure resistenti e resilienti, ordinarie e straordinarie insieme, solitarie e diverse, avvezze a frequentare tanto i luoghi più oscuri e sordidi quanto a splendere in un gesto di comprensione, pietà o sacrificio, anche estremo”.

Il sesto lavoro dei Guignol è forse uno dei più ispirati della ghignante creatura rock’n’roll di Pier Adduce, che insieme al resto della band ha saputo a questo giro unire come non mai l’attitudine cantautorale tipica del gruppo con un suono elettrico umorale e nervoso, un ibrido di influenze punk, blues, garage, noise, contemporanea, musica mitteleuropea, folk e rock frutto di tantissimi ascolti e altrettanta musica praticata.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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