KARIN ANN – Put me back together

Karin Annartista slovacca alt-pop, presenta oggi il nuovo singolo ‘put me back together’

Il singolo, indie, folk, soft-pop, racconta una storia su come amare qualcuno può cambiarti intrinsecamente come persona. Si diventa disposti a fare qualsiasi cosa per la persona che ami, anche se i sentimenti non sono reciproci perché si è innamorati completamente e profondamente. 

Karin Ann canta:

moving slow 

call me yours

you’re taking me apart 

put me back together 

“‘put me back together’ è una delle mie canzoni preferite che abbia mai scritto” – dice Karin Ann “È una bella canzone, anche se ha sfumature tristi. Adoro i testi e ho amato il processo di creazione di questa canzone, per non parlare del fatto che l’ho fatto con alcuni dei miei collaboratori preferiti. Ho scritto la canzone per soddisfare una storia specifica che stavo cercando di raccontare. La narrazione è la cosa più importante per me e lo faccio attraverso i miei testi, pur rimanendo sempre fedele a me stessa e autentica alle mie emozioni.”

I testi dei brani scritti dall’artista raccontano temi di uguaglianza di genere, salute mentale e diritti umani, oltre a interpretare e raccontare i tumulti più comuni di una mente di 21 anni – amore giovane, relazioni tossiche e insicurezze. La musica di Karin Ann è il perfetto equilibrio tra l’alternativa e l’accesso. Karin Ann si è già conquistata un nome in Europa, e ora sta affrontando il mondo musicale negli Stati Uniti, lavorando per diventare l’icona queer e Gen Z di questa generazione. Karin Ann sarà protagonista negli Stati Uniti con 2 concerti live a Los Angeles – 13 Novembre – e a New York – 16 Novembre.

L’autenticità è un tema centrale per me. Mi sforzo di essere autentica nella mia musica, nei miei testi, nelle mie performance, dichiarazioni e relazioni, e incoraggio i miei fan a fare lo stesso“, continua Karin Ann. “Questo è il motivo per cui lascio che gli ascoltatori interpretino le mie canzoni a modo loro, lasciando a loro il compito di trovare il messaggio che più risuona con loro. Voglio che la mia musica influenzi tutti individualmente, nel modo in cui ne hanno bisogno.” conclude Karin.

Questo nuovo singolo arriva dopo l’uscita di “favorite star” una canzone su come ogni relazione sociale (sia un’amicizia o una relazione romantica) può lasciare il segno in ognuno di noi. La canzone è stata presentata insieme alla seconda parte di un cortometraggio del duo di registi americaniTUSK, con protagonisti Ashley Moore e Gus Kenworthy, che ha vinto il Best Music Video ai premi Top Shorts quest’anno. Girato a Praga, il video è la continuazione della prima parte che ha lasciato gli spettatori un cliffhanger dove Lune (Karin Ann) ha la possibilità di girare a sinistra o a destra, proteggere Solana (Ashley Moore) o venderla a una figura patriarcale oppressiva in Lenny (Gus Kenworthy).

KARIN ANN

Attiva sostenitrice della comunità LGBTQIA+ e dei diritti delle minoranzeKarin Ann si sta rapidamente affermando come icona della Gen Z in Europa e ora nel mondo. I suoi testi approfondiscono i temi dell’uguaglianza di genere, della salute mentale e dei diritti umani, ma anche le più comuni turbolenze interiori di una ventenne: l’amore giovanile, le relazioni tossiche e le insicurezze. La musica di Karin Ann è il perfetto equilibrio tra l’alternativo e l’accessibile. Influenzata dai musical, colonne sonore e artisti visionari come i Queen, Karin Ann ha scritto la sua prima canzone all’età di 14 anni ed è stata presto scoperta dai famosi produttori come Tomi Popovic e Matt Schwartz (YUNGBLUD, Massive Attack, Halsey).

Karin Ann ha pubblicato il suo secondo EP “side effects of being human” nel 2022 e ha suonato come supporter per il gruppo YUNGBLUD, LP, Imagine Dragons e My Chemical Romance, oltre che per Alfie Templeman nel suo tour nell’Unione Europea, partecipando al festival britannico di The Great Escape. Ha vinto il premio per il miglior video musicale ai Munich Music Video Awards 2021, quello per la scoperta dell’anno agli Zebrik Awards 2021 nella Repubblica Ceca ed è stata il volto della campagna EQUAL 2021 di Spotify, che l’ha vista diventare la prima artista slovacca a comparire su un gigantesco cartellone pubblicitario in Times Square a New York. 

Karin Ann ha anche ricevuto il sostegno del programma GLOW di Spotify, che mette in luce gli artisti della comunità LGBTQIA+. Il suo primo concerto da solista, alla fine del 2021, si è tenuto a Praga ed è stato sostenuto da Amnesty International, a cui Karin Ann ha devoluto tutti i guadagni per la sua iniziativa a sostegno del lavoro sui diritti umani.

Il suo attivismo l’ha portata ad esibire la bandiera arcobaleno a sostegno della comunità LGBTQIA+ durante un’esibizione in diretta sull’emittente statale polacca TVP. Di recente, nomi internazionali hanno seguito l’esempio della protesta contro la mancanza di diritti LGBTQIA+ in alcuni stati dell’Europa dell’Est: l’ex-Spice Girl, Melanie C, ha cancellato il suo concerto di Capodanno e i Black Eyed Peas hanno indossato le fasce arcobaleno durante la loro esibizione. È stato molto difficile per me essere ciò che sono nel luogo in cui sono cresciuta. Voglio solo che le persone abbiano qualcosa con cui relazionarsi e in cui sentirsi al sicuro” afferma Karin. Al di là del successo personale, Karin Ann spera di usare la sua musica come piattaforma per condividere un messaggio.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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