LE CAPRE A SONAGLI – Funeral Rave Party

Il videoclip di “Funeral Rave Party” delle Capre aSonagli, il brano che anticipa la pubblicazione dell’omonimo EP, prevista per il 14 aprile, data in cui le Capre si esibiranno live, in un energico Release Party, al Bloom di Mezzago.

Nel videoclip, diretto da Edmondo Annoni, un gruppo di persone, eterogeneo per genere ed età, vengono spinte in un capannone della bassa bergamasca. Al centro, un cubo di teli neri, l’abbigliamento, un palloncino e un lenzuolo scuro. All’interno del cubo, un bosco, uscito dall’incontro tra Méliès e Cronenberg: quattro demoni ad attenderli, musica ad alto volume e luci psichedeliche.

“Dalla mente de Le Capre a Sonagli, coadiuvate dal regista di famiglia, la quinta capra, Edmondo Annoni, nasce Funeral Rave Party official video. La cinepresa osserva e memorizza, i corpi spariscono dietro i teli e l’oscurità. L’ego si dissolve, la maschera ci protegge. “Funeral Rave Party” è più di un video: è la memoria di un’esperienza unica, terrificante e divertente, spiazzante.”

“Funeral Rave Party” è un brano febbrile, che si muove su una trascinante cassa in quattro quarti, articolando un testo ermetico, che suona come un mantra. Abbracciando un punk alienato, a tratti primitivo e sensuale, Le Capre a Sonagli descrivono un paesaggio sonoro buio e palpitante, scosso da guizzi animaleschi e squisitamente allucinati.

“Funeral Rave Party” è il primo passo verso l’uscita dell’omonimo EP, prevista per il 14 aprile: un rituale psichedelico in tre atti, caratterizzato da un groove oscuro e morboso, che si fa trampolino di lancio per un viaggio lisergico di forte impatto su mente e corpo.

 

Originaria di Bergamo, la band ha da sempre esplorato i territori stoner folk, senza rinunciare ad affondare le mani nella psichedelia, adottando ritmi tribali e tutto ciò che significa punk, tra groove ossessionati e derive rock schizofreniche. Dopo una lunga carriera, fatta di dischi e tour, ha deciso di sancire un nuovo percorso, coerente con il precedente, perseguendo una forma sempre più strepitosa.

 

CREDITI DEL SINGOLO
Titolo: Funeral Rave Party
MUSICA E TESTI: Le Capre a Sonagli
PRODOTTO DA: Le Capre a Sonagli
MIXATO DA: Stefano Gipponi
MASTERING A CURA DI: Riccardo Zamboni

LE CAPRE A SONAGLI | BIOGRAFIA
Il progetto vede la luce ufficialmente il 1° aprile 2011 con la presentazione dell’ep omonimo: questo lavoro, interamente autoprodotto, porterà Le Capre a condividere il palco con gli Asian Dub Foundation.

Nell’ottobre 2012, Le Capre a Sonagli pubblicano il loro primo full lenght, che suscita immediatamente l’interesse dei media. Esclusiva streaming integrale sul sito de La Repubblica XL, album del giorno su Rockit, recensioni entusiastiche, passaggi radiofonici importanti: “SAdiCAPRA” si preannuncia essere un disco fortunato.

Ne seguono importanti conferme: ad aprile 2013 Le Capre vincono la finale lombarda di Arezzo Wave e ad ottobre dello stesso anno “SAdiCAPRA” viene nominato per la categoria “miglior autoproduzione” al Premio PIMI – Premio Italiano Musica Indipendente.

Nel corso dell’estate del 2014 Le Capre a Sonagli, dopo circa 80 date, tornano in studio per lavorare su nuovi brani. A marzo 2015 vede la luce “IL FAUNO”, un disco evocativo e sporco, tra blues incatramati e lo-fi; concept album che evoca sogni lisergici e narrazioni freak, miscelando un condensato eclettico di personaggi e luoghi scordati. Anche in quest’avventura, il pubblico e la critica sono dalla parte delle Capre: se “IL FAUNO” finisce in esclusiva streaming integrale su La Repubblica XL e i video “Piccolo di Joe Koala” e “La suite del demonietto” vanno a Rockit, i concerti del quartetto bergamasco diventano sempre più numerosi (30 date nei primi tre mesi).

Da settembre 2015 la band entra a far parte del roster di Antenna Music Factory: ne deriva un corposo tour in cui i nostri affiancano i migliori artisti della scena italiana.

Le Capre ripartono da qui: si chiudono in studio e cominciano a stendere nuovi brani. Questa volta, chiave del progetto sono le ritmiche tribali e ancestrali: la band decide di mettersi alla prova su strade compositive inedite, arricchendo lo scheletro ritmico con chitarre sporche, psichedelia, fuzz e suoni ricavati da catene, piatti rotti, seghe circolari.

A luglio 2016 la band incrocia sul suo cammino Tommaso Colliva, che si dimostra interessato a lavorare alla produzione artistica del nuovo disco. Al suo fianco, Le Capre effettuano un corposo lavoro di preparazione: 3 mesi di ricerca per ridefinire totalmente il loro modo di utilizzare la voce. A fine novembre, le Capre entrano all’ISHTAR di Milano con Tommaso Colliva e Marco Olivi e in meno di un mese registrano 9 tracce, poi mixate a Londra nel TOOMILAB da Tommaso Colliva e masterizzate alla Maestà da Giovanni Versari.

A gennaio 2017 Le Capre a Sonagli entrano a far parte di Woodworm, la più importante etichetta discografica indipendente italiana. “CANNIBALE”, uscito il 10 marzo 2017 (Woodworm/Audioglobe), è un lavoro stoner folk nel quale storie e tematiche differenti vengono collegate dallo sguardo obliquo che, ormai, è la cifra distintiva del gruppo: se la Morte viene trattata in maniera grottesca e non spaventevole, la Sfiga è una nonna che porta iella; un sacrificio umano diventa la scelta personale di una donna che si immola per la sua divinità, Icaro un folle a cui il Padre raccomanda di stare attento a non scottarsi.

Dopo due anni di tour, a marzo 2019 danno alla luce “GARAGARA YAGI” (uscito l’8 marzo sempre per Woodworm Label): 8 tracce prodotte da Tommaso Colliva, un mix impavido con batterie in faccia e pantoni sonori ricercati, il sogno di un incontro tra Gorillaz e CCCP in un live dei QOTSA. Le Capre a Sonagli sono dure, sfacciate, malate e divertenti, il tutto racchiuso in una sola parola: necronaif, un’ossessione per l’estetica della morte che tutto ferma e trasforma. Il tour è curato da Locusta Booking.

Ad aprile 2023 è prevista l’uscita di “Funeral Rave Party”, un EP ostinatamente autoprodotto. Funeral Rave Party sarà il primo volume di un più ampio lavoro il cui codice stilistico poggerà sulle fondamenta del dubbio e dell’inganno, lenti attraverso le quali osservare tutto il mondo sonoro de Le Capre a Sonagli.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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