LEDA – Nembutal

“Nembutal” è la traccia più psichedelica di “Memorie dal Futuro”, un album alternative rock, ma a cui non piacciano le etichette. Ogni canzone ha sfumature diverse e in questo terzo singolo, la forma canzone si decompone in un loop sonoro denso di chitarre distorte, echi lontani, ritmo magnetico.

“Nembutal” è il nome di un potente barbiturico che può essere utilizzato nei percorsi di fine vita. A proposito di uno dei maggiori dibattiti della bioetica moderna, il filosofo Hans Jonas riconosce il diritto di vivere come fonte di tutti i diritti, incluso quindi quello di morire. Che si possa essere d’accordo o no, di fatto la vita e la morte appartengono all’uomo e non sono due estremi lontani. La morte è complementare alla nascita e dove c’è la nascita c’è anche la morte. La vita racchiude tutto questo e, in questo mondo, in ogni cosa che termina c’è l’inizio di qualcos’altro.

Il video vede nuovamente la collaborazione tra i Leda e Marco Bragaglia, regista del primo singolo “Ho continuato”, che dichiara: “E’ stato interessante trattare un tema così delicato lavorando con del materiale così vitale come degli spezzoni di filmati analogici di una neonata presi da vecchi VHS. Per realizzare questo video, mi sono immaginato di essere nei panni di questa neonata che oggi è diventata una ragazza. Con gli occhi della ragazza, ho immaginato che stesse facendo un viaggio dentro se stessa, vedendosi  nuovamente piccola ed inerme, ma consapevole della sua duplice condizione: avere tutta una vita da vivere, ma al tempo stesso di aver già vissuto e preso delle decisioni che le potrebbero negare un futuro prossimo. Per la realizzazione del video ho avuto un approccio sperimentale e creativamente libero dove ho lasciato fluire tante emozioni contrapposte, facendomi trasportare dalla musica della canzone, immedesimandomi in questa storia di finzione trasformando completamente il girato di repertorio.”

La fotografia è stata realizzata in questi giorni di quarantena, dalla fotografa marchigiana Mary Della Giovanna, utilizzando la tecnica dello scatto in remoto: dopo un sopralluogo virtuale delle case dei membri della band, ha scelto l’inquadratura e la posa e chiesto ai soggetti di farsi un autoscatto con il proprio cellulare.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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