LITTLE BOYS – Ricordati che devi morire

Little Boys, l’esplosivo Power Duo italiano nato artisticamente in Giappone, pubblicano oggi il nuovo singolo RICORDATI CHE DEVI MORIRE. Il brano è la title track dell’album in uscita l’8 dicembre 2023.

La canzone sfida e intriga: c’è il desiderio ardente di sfidare, la tendenza a respingere le limitazioni, l’abilità di ingoiare le amare pillole della realtà. 

I Little Boys raccontano: «Questa canzone riflette la nostra prospettiva sfacciata e ribelle sulla vita. È una cruda consapevolezza della finitezza delle cose, ma è parte della nostra natura presuntuosa e infantile essere incuriositi da questa nozione, piuttosto che intimoriti.  Il testo incita a spingersi avanti, a vivere con coraggio, a sfidare i divieti e i segreti. Sì, potrebbe essere un atteggiamento temerario, ma ci godiamo. Il piacere della corsa, del rischio, la trasgressione delle convenzioni, queste sono le cose che ci alimentano.»

«Sono pronta, ho imparato Sulle dune a resistere – questa riga parla di vulnerabilità nascosta, di lotte affrontate, dell’austera esistenza sulle mutevoli sabbie delle dune. È un paradosso, probabilmente. Ma potrebbe essere anche l’essenza della nostra complessità, il nostro diritto morale di vivere pienamente, nonostante – o forse proprio a causa – la consapevolezza della morte.»

È trascorso un anno dall’omonimo album d’esordio, che ha ricevuto un ottimo riscontro di critica e pubblico e ha visto l’ampliamento della fanbase oltreoceano, abbracciando un nutrito numero di fan giapponesi amanti del Rock, cosa che ha portato i Little Boys a scalare anche la Top Ten Japan lo scorso marzo. Il duo, nato artisticamente in Giappone per una sorta di scommessa, porta avanti il progetto con determinazione e grinta. Il nuovo lavoro è ricco di collaborazioni importanti, un proseguimento del primo, un progetto che ha come spina dorsale del proprio sound il ritorno alle radici della musica contemporanea, la  visceralità di generi come il blues, una ricerca sonora per sottrazione e l’istintività che gioca un ruolo principe nel processo di creazione di questo secondo progetto artistico. 

In Ricordati Che Devi Morire hanno collaborato tra i migliori sound engineer internazionali: Toshikazu Yoshioka ( Miyavi, The Stokes, 8otto, Fat Joe and more ) Stuart Sikes (The White Stripes, Loretta Lynn, Cat Power and more) Kazunori Okamoto (autore di musica per anime e colonna sonora di film coreani, tra cui Manyo, Jinroh e The Age of Shadow), Livio Magnini ( Bluvertigo, Giorgia and more) e Luca Tacconi ( Elisa).

Il disco è stato registrato in presa diretta da Sotto il Mare Recording Studios di Luca Tacconi, conosciuto per il sound, le sale di ripresa e la sua attrezzatura analogica ricercata e vintage, mantenuta allo stato dell’arte: uno studio puritano e ricercato che ha ospitato uno dei più noti produttori musicali Steve Albini (Nirvana).

I Little Boys hanno registrato tredici pezzi su nastro da 2” con Ampex a 24 tracce, incidendo in presa diretta la loro attitudine rock, le influenze delta blues e l’arroganza acid-punk. 

Tredici sono anche le date già confermate per il tour, che partirà il 30 novembre dalla Slovacchia, per concludersi a marzo 2024 in Giappone.

Laura “Elle” Bertone e Sergio “Esse” Pirotta portano avanti con determinazione e grinta il progetto nato per caso a seguito di una scommessa su un volo aereo nel 2020. Poliedrica, eccentrica, tormentata lei, riservato, eclettico e riflessivo lui, i due musicisti si compensano e si stimolano a vicenda, contagiati da punk, rock e delta blues che fanno da colonna sonora a testi audaci e senza filtri, cantati dalla voce a tratti soave, a tratti acuta e distorta, di Elle.

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LITTLE BOYS – NOTE BIOGRAFICHE

I Little Boys sono un duo Power Rock nato nell’inverno del 2020 in Giappone, dopo una scommessa su un volo aereo: Elle (Laura) alla chitarra/voce ed Esse (Sergio) alla batteria. 

Dopo aver sperimentato in altre band e progetti e aver collaborato con affermati artisti italiani si sono fusi nell’attuale formazione a due, proseguendo incoraggiati dal fascino della sottrazione musicale.

Elle è sempre stata la frontwoman nei progetti ai quali ha collaborato: ha una personalità eccentrica che si riflette negli innumerevoli cambi di look. Scrittrice e artista prolifica e poliedrica, inizia la gavetta musicale come pianista per passare poi alla chitarra elettrica che suona in modo del tutto eccezionale – è mancina – al contrario, ma senza girare le corde. Questo stile esprime perfettamente la filosofia di Elle e ne rappresenta l’elisir motivazionale: creare difficoltà per sentirsi autentica, entrare in competizione con se stessa superando i propri limiti.

Esse è più riservato e pacato, ma è proprio questa diversità a dare vita e dinamicità alla band, offrendo a Elle una complicità assoluta.

L’infatuazione per il suono vintage li porta negli studi di registrazione di Verona Sotto Il Mare Records, famoso per l’elaborazione fedele e cruda del suono. 

ELLE, all’anagrafe Laura Bertone, è stata “ARIA”, ma anche fuoco. Nasce e cresce nella provincia di Brescia e dopo una laurea conseguita in Psicologia decide di dedicare la sua vita alla musica. Studia pianoforte classico e da autodidatta si accinge allo studio della chitarra elettrica suonata al contrario (senza girare le corde), per nutrire stimolo e  dedizione.

Scrive e compone i suoi pezzi come farebbe un pittore, immergendosi e ubriacandosi del gesto artistico, libera da ogni schema o logica, seguendo un costante flusso di coscienza. Amante del vintage e del vinile, non ha riferimenti musicali precisi, così spazia e ascolta qualsiasi cosa le capiti a tiro, tentando di evitare categorizzazioni che guasterebbero il processo creativo e immaginifico in cui vive.

Ispirata dalla filosofia e dalla poesia – compone interessanti monologhi sulle più disparate riflessioni che tormentano l’animo umano, vive di notte e rifiuta la luce del sole, perché la sua creatività sfavilla solo al contatto con l’ombra: dorme in una bara e vive nel suo tempio, conscia della crisi che stiamo vivendo a livello culturale, sociale e morale; per abbandonarsi ad una egoistica ricerca del piacere, dove custodisce il segreto della sua musica e della sua filosofia di vita.

ESSE è Sergio Pirotta e nasce nel 1982 da una famiglia piccolo borghese non incline alle arti. Trascorre un’infanzia serena e senza pensieri. Scopre la morte nell’adolescenza e fa del suo àgere lo spauracchio alla futilità e fugacità della vita. Studia belle arti a Brera, ma rifugge presto l’ambiente accademico per una dedizione più sincera, che trova agio più nella musica. Milita in diverse band rock suonando il basso elettrico e incide due album con i Tiqqun di Bergamo.

Incontra Elle in un viaggio di riscoperta di sé e con lei mette insieme una band sulla scia dell’electrorock glam anni ’90, gli Absurda, di cui cura gli arrangiamenti, il sound design e le sezioni ritmiche. Produce un ciclo di tracce new romantic per le nuove composizioni di Elle, poi sperimenta la trap sotto il nome di Caino.

Quando esplode la pandemia, ricicla una Tamburo T5 del suo vecchio batterista e compra una chitarra Supro Holiday a Elle. 

Iniziano un nuovo modo di intendere le canzoni.

Riscoprono la musica che viene dalle mani, dall’anima in gioco, oltre che dall’anima in pena. Scrivono 16 tracce che porteranno presto a Sotto il Mare Studios per la trascrizione su nastro magnetico, e nasce l’omonimo album di debutto. 

“Little Boys” esce alla fine del 2022: un ritorno all’inorganico, una full immersion nella verità, senza elaborazioni sintetiche nella stesura e nella registrazione dei sedici brani che compongono l’album come puro progetto nella scelta stilistica. Nell’album è contenuto anche il singolo “Esagera”, il cui videoclip esce il 18 maggio 2023. 

Il 7 luglio arriva il nuovo singolo “Satsugai”, il primo scritto e cantato in giapponese, e l’8 dicembre esce il secondo album, “Ricordati Che Devi Morire”, anticipato dalla title track il 1° dicembre.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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