Lo Stax Museum di Memphis

Un modo divertente e originale di viaggiare può essere quello legato a itinerari sulle tracce della musica. Memphis nel Tennesse offre spunti interessanti al riguardo, ospitando il Memphis Rock ‘n’ Soul Museum, i Sun Studios e il Museo Stax of American Soul Music e da quest’ultimo comincerei.

Il museo nasce sulle ceneri dell’omonima etichetta che ha piazzato durante la sua gloriosa storia ben 243 canzoni nella top 100 r&b e 167 in quella pop, tra cui “Gee whiz” di Carla Thomas. Dopo diverse difficoltà economiche sfociate nella bancarotta, la Stax ha chiuso i battenti il 12 gennaio 1976. Prima di allora all’interno di quelle mura esibivano la propria arte Sam&Dave, Otis Reding, Ray Charles e Isaac Hayes, pionieri duri e crudi di un sound decisamente rozzo, essenza del Soul, decisamente meno duttili dei colleghi della Motown, e lo facevano per volontà di due visionari fratelli Jim Stewart ed Extelle Axton che nel 1958 decisero di dare spazio ad artisti neri, come mai era successo prima.

Poi la crisi, la fine, la struttura venduta a una banca (per un breve periodo fu adibita a mensa dei poveri), il deterioramento dell’edificio che, grazie a una cordata di filantropi, rivede la luce nel 2003 dopo che due anni prima passò il progetto di dare vita a Soulsville, un quartiere interamente dedicato alla musica.

Oggi il Museo Stax of American Soul Music è una replica dei vecchi studi, compresa l’originale pendenza del pavimento e al suo interno sono contenuti oltre duemila video, film, fotografie, strumenti originali, costumi di scena, mostre interattive, e altri memorabilia. Un percorso spettacolare che prevede riproduzioni di interi ambienti evocativi, da una tipica chiesa in puro stile “delta del Mississipi”, per immergersi nell’atmosfera gospel, alla pista da ballo del varietà Soul Train.

Sull’onda dell’entusiasmo accanto al museo si è dato vita alla Stax Music Academy in cui soprattutto i giovani a rischio hanno accesso a un’educazione musicale, un’opportunità unica per cogliere una straordinaria esperienza. L’edificio ospita anche la Charter School Soulsville, una scuola dove gli studenti preparano, oltre alle materie usuali, anche prove d’orchestra e la Soulsville Symphony Orchestra ha suonato per artisti del calibro di Stevie Wonder, John Legend e Isaac Hayes.

Da vedere!

 

 

Elena Miglietti

Giornalista, appassionata di Medioevo e pallavolo, scrive favole. Per Coop ha coordinato per diverso tempo la redazione piemontese del periodico Consumatori, essendo anche membro della redazione nazionale. Da anni racconta l'esperienza delle cooperative Libera Terra, che lavorano le terre confiscate alla malavita dell'entroterra corleonese. E' fra i promotori del S.U.S.A. Collabora con Radiocoop dal 2010.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA, ed è soggetto alla Privacy Policy e ai Termini di utilizzo di Google.