LORENZO SBARBATI – Che ci trovavo in te

C’è un limite a tutto. Un limite oltre il quale ci si ferma, si guarda indietro a quello che si è vissuto, a quanto è stato detto, fatto, pensato, provato, creduto, sperato… e improvvisamente, come il quadro che sta appeso per anni e che a un tratto cade senza un motivo apparente (citando Novecento), allo stesso modo si rompe il sortilegio che ci ha tenuti incatenati a qualcuno. Se poi quel qualcuno è un tizio o una tizia che ce ne ha combinate di tutti i colori, Che ci trovavo in te è la canzone che fa per noi.

Eppure te lo aveva detto tuo padre, il tuo amico, il tuo psicologo… e tu niente! E quando magicamente te ne accorgi, l’ironia ti può salvare la vita. Questo è il nuovo singolo di Lorenzo Sbarbati, in uscita il 22 settembre 2021, una canzone fortemente ironica e autoironica, una serie di desideri e progetti a due nutriti da uno solo, un calvario che assume la forma del climax, anche armonico e dinamico, e che si risolve con una “tragedia immane”… per lo sfortunato nuovo spasimante dell’ex fiamma!

La produzione, curata da Ivan Amatucci, è un perfetto connubio di chitarre e percussioni acustiche affiancate da casse e bassi elettronici campionati, con chitarre elettriche libere di fraseggiare negli spazi in cui il brano respira.

Dopo “Cose che non so” e “Che ci trovavo in te”, Lorenzo Sbarbati ha annunciato che questo sarà l’ultimo singolo prima dell’uscita di un concept album proprio sul tema del dubbio, che raccoglierà i singoli usciti e che sarà promosso e sponsorizzato da Bologna Città della Musica UNESCO, in seguito all’assegnazione del premio “Nuove produzioni musicali” a Sbarbati e Amatucci.

 

BIO

Lorenzo Sbarbati è un cantautore nato a Macerata nel 1991. Dopo un passato da cantante e autore nei Senzassenso, band con cui realizza un album e numerose aperture (Brunori Sas, Marlene Kuntz, Il teatro degli orrori, Rachele Bastreghi, Bobo Rondelli…), nel 2018 inizia il suo percorso solista e si trasferisce a Bologna, affiancando ai concerti l’attività di busker. Notato da Andi Pomato, cantautore argentino e testimonial della Beyerdynamic, registra il brano Paris, Marseille, Anvers in Piazza Maggiore per il famoso brand tedesco. Nel 2020, seguito dal produttore artistico Ivan Amatucci, ottiene il premio Nuove Produzioni Musicali di Bologna Città della Musica UNESCO, che sarà sponsor del primo album dell’artista, la cui uscita è prevista per la seconda metà del 2021.

 

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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