MARCO LIGABUE – Anima in fiamme

“Anima in fiamme” è un brano dalle influenze folk che parla del fuoco che tutti abbiamo nell’anima, un fuoco che può rompere le serrature più nascoste della nostra interiorità e metterci in contatto con le nostre parti più nascoste per farle affiorare. Marco, da sempre tifoso del Torino, ha scelto di coniugare, le parole e la musica con le immagini, il fuoco e la passione dallo sport più amato dagli italiani: il calcio. E proprio nella capitale piemontese e nello Stadio Olimpico che ha fortemente voluto girare il video visual.

A oltre dieci anni dal suo debutto da solista e dopo il grande successo del libro “Salutami tuo fratello” (già alla terza ristampa), Marco Ligabue torna con un pezzo che da il via alla sua primavera musicale che si preannuncia ricca di uscite.Spiega l’artista a proposito del brano: Questo brano vuole essere un piccolo antidoto all’apatia generale, al non abituarsi e adeguarsi a tutto. Tocca a noi tener viva la scintilla che abbiamo dentro, quella che può sfociare in energia e passione, che accende interruttori personali e luci condivise. E se il tempo o il posto in cui vivi può sembrare quello sbagliato, mettere legna sulla fiamma dell’anima segna il confine tra vivere o sopravvivere.”La produzione della canzone è partita da un riff di Banjo, un richiamo agli amatissimi Mumford & Sons e dall’incastro istintivo di basso-batteria-chitarra in sala prove. Alla batteria la forza rock di Lenny Ligabue (nipote di Marco), alla chitarra l’estro del chitarrista correggese Johnny Gasparini (al fianco di Marco Ligabue da 11 anni), al basso il talentuoso Jack Barchetta mentre il giovane produttore Francesco Landi ha poi rifinito con l’arrangiamento finale.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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