MASSIMO ZAMBONI – Nessuna voce dentro – Un’estate a Berlino Ovest

Massimo Zamboni è stato il chitarrista di CCCP e CSI, poi solista e collaboratore di una lunga serie di progetti, da Nada ad Angela Baraldi.
E’ anche valente scrittore di colonne sonore e libri.
Il nuovo lavoro è la riscrittura e l’ampliamento di Il mio primo dopoguerra del 2005.
Vi si racconta di un’estate del 1981 in cui Massimo partì in autostop per Berlino, visse nelle case occupate, mantenendosi facendo il cameriere da un pizzaiolo italiano felliniano (le parti dedicate sono davvero esilaranti: mi sono immischiato in una compagnia di persone ai miei antipodi, quanto a sogni e pratiche quotidiane. Ma ammiro sinceramente quel loro non «pensarsi», ma semplicemente «essere». Storia geografia scienze, cultura generale: nessuna traccia. Ci sono giorni in cui la loro libertà mi appare infinita.).
Intorno Berlino che brucia e si consuma, quella del TUWAT (fai qualcosa).
E IL MURO.
DER MAUER (in tedesco è femminile).
Per chi è passato da quelle parti in quegli anni IL MURO, depauperato dei suoi connotati geo politici, è rimasto “dentro” e se ne conserva una sorta di nostalgia.
Un mondo da non rimpiangere ma che in qualche modo si è ricavato una nicchia nella nostra anima.
Sarà in una discoteca di Berlino che Massimo incontra Giovanni:

Il suo ingresso nella mia memoria lo ricordo ancora, millimetricamente.
Due mani destre si incrociano.
– Giovanni.
– Massimo.
Un riconoscimento che non ho saputo spiegare mai.
Un sistema a incastro.
Immediato; non mediato; non meditato.
Gli occhi che cercavo, per guardare oltre il Muro.
La voce per dirlo.
La mia voce.

Il libro è molto bello.
Molto forte, molto intenso.
E’ un libro MOLTO.

Abbiamo cicatrici fonde, anche feroci, croste cumulate sulla strada. Molti di noi già non ci sono piú, o non ci saranno a breve, caduti ammazzati da qualcuno o qualcosa, feriti, acciaccati, storditi, storpiati, finiti.
Molti sono in viaggio su strade impossibili che i migliori poeti poi con calma canteranno. Un eccesso di generosità verso il mondo, mai se ne conoscerà di eguale, e altrettanto autolesionista.

Il booktrailer
https://www.youtube.com/watch?v=xiFwv-Kn0tg

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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