MICHELANGELO VOOD – 2000 anni

Dopo aver raccolto i riconoscimenti di importanti network musicali come Radio Italia e MTV, Michelangelo Vood inaugura il nuovo anno con il singolo “2000 Anni”, fuori oggi venerdì 5 gennaio per Carosello Records. Si tratta di un brano intimo, delicato e profusamente romantico, che trae ispirazione dalla teoria delle anime gemelle e ci offre una prima anticipazione del suo album di debutto in uscita questa primavera. Un album tanto atteso e lavorato con grande dedizione dall’artista, che divide le sue giornate tra il lavoro di professore – insegna italiano e storia in alcuni licei di Milano – e la costruzione della sua carriera artistica, quella che per sua vocazione è l’unica vera strada da percorrere.

In un intenso climax di immagini e musica, “2000 Anni” descrive l’incontro fortuito tra due sconosciuti che, dopo poche parole, instaurano tra loro una complicità tale che hanno l’impressione di conoscersi da sempre e desidererebbero raccontarsi l’un l’altro per altrettanto tempo ancora.

«Sono una persona fatalista a cui piace immaginare che da qualche altra parte della storia, in un punto lontano dal tempo, determinate anime si siano già incontrate. È la spiegazione che mi do quando ho l’impressione che alcune cose che mi accadono siano “già scritte”, o in riferimento a certi incontri che appaiono inevitabili, come baciati dal destino», racconta Michelangelo Vood. «Il brano è nato partendo da un pensiero che mi ero appuntato sul telefono, mentre riflettevo su alcuni incontri che mi hanno cambiato la vita. Riflettevo in particolare sul concetto di anime gemelle, o di anime “affini” se vogliamo evitare di entrare nel discorso amoroso. Trovo molto romantica l’idea della reincarnazione delle anime. Partendo da questo presupposto, ho ipotizzato possano esistere anime che hanno già avuto modo di incontrarsi o condividere qualcosa di speciale, come un amore molto forte, da qualche altra parte lontana nel tempo o nello spazio. Rifacendomi al concetto di “multiverso”, così attuale anche nel cinema odierno ad esempio, il brano descrive l’incontro e il dialogo tra due persone apparentemente sconosciute, ma che hanno l’impressione di conoscersi da sempre. Potremmo definirlo “colpo di fulmine”, potremmo chiamarle “anime gemelle” le ipotesi del protagonista sono le più disparate: si va da circostanze precise come “forse ti ho visto al cinema” o “su un volo per Amsterdam tre giorni fa”, fino a contesti decisamente più fantascientifici come “sotto ad un bombardamento” o “persi in orbita”. Come fossero due anime piovute “dalle stelle al pavimento” che si sono ritrovate per puro caso – o forse no? – in un sabato qualunque».

Il brano è stato co-scritto da Michelangelo Vood e Andrea Bonomo, prodotto da Giordano Colombo.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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