MONARKAOTIKA – Il Re

L’energia impetuosa e sferzante generata dalla musica dei Monarkaotika torna a poco più di un anno di distanza dall’uscita del loro album di debutto, “Meravigliosa Mente Instabile”, continuando a perlustrare le inquietudini della mente umana con il singolo “Il re”, che anticipa il secondo LP della band tarantina in uscita a novembre.

Il re” è una cavalcata rock fatta di chitarre infiammate e una sezione ritmica potente su cui poggia la voce in preda ai suoi tormenti. Le contorte trame strumentali del brano rappresentano il percorso dissestato che conduce alla ricerca dell’irraggiungibile perfezione, di cui “il re” del titolo si fa ideale metafora. Il testo è uno sfogo catartico che grida il bisogno di verità, di autenticità, il bisogno di ossigeno, di “un’overdose d’aria” per respirare e per andare avanti in un mondo dove non sempre vengono valorizzati i migliori.

Così i Monarkaotika descrivono il videoclip de “Il re”: “Un video in cui suoniamo dal vivo perché quello è il momento in cui una band può essere davvero se stessa: i live sono sempre stati la nostra dimensione ideale. Inoltre questo video vuole essere un augurio affinché si possa superare al più presto questo periodo che costringe tutti noi musicisti lontani dal nostro pubblico e dal calore umano che c’era ai concerti prima del COVID19. Le immagini del concerto si alternano inoltre a quelle di luoghi semidistrutti e decadenti che rappresentano il crollo non solo economico ma anche morale che sta attanagliando il mondo della musica dal vivo, priva di supporti e con scarsa considerazione da parte dello Stato che rischia di abbandonare tutti i lavoratori dello spettacolo a un disastroso destino”.

Gli stessi ideali di autenticità sono alla base della registrazione audio che per tale ragione è stata realizzata in presa diretta, in modo da non scalfire la genuinità e l’impatto tipici della dimensione live che meglio rappresenta la band.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA, ed è soggetto alla Privacy Policy e ai Termini di utilizzo di Google.