MR. KITE – Primavera
Pagano tributo ai Beatles con il loro nome (citazione di Being for the Benefit of Mr. Kite!, una canzone di Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band). Ma le similitudini con i baronetti finiscono qui, a parte una certa propensione a suonare pop. Pop che però viene affrontato con una visione spiccatamente dream, con suoni eterei, perfetti intrecci di chitarre che fanno pensare a The Edge o a una versione di Johnny Marr del nuovo millennio. Insomma, tra The Smiths, U2 e un amore per i delay immenso e le dilatazioni wave. Un disco che suona “brillante” per il quartetto di Lecco al suo esordio.
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