MUSTEK – Summer of blood

In un tempo in cui gli algoritmi iniziano a direzionare l’uomo, tornano i reggiani Mustek con un singolo, “Summer of Blood”, in cui fanno cantare un’intelligenza artificiale come scelta consapevole: Lucy, questo il suo nome, è infatti un software. L’avreste riconosciuto?

I Mustek hanno voluto anche immaginare Lucy, e l’hanno costruita digitalmente per cui sono in grado di mostrare il suo volto: è lei che canta in “Summer Of Blood”, questo è indiscutibile.

Lucy_Mustek.png

“Summer of Blood” vede i Mustek ritornare in parte agli inneschi e all’impatto delle chitarre elettriche seppure sempre all’interno della veste elettronica che li contraddistingue. La cornice è un poco apocalittica, perché invece di una ‘summer of love’ ci si ritrova di fronte a una ‘summer of blood’: la situazione bellica attuale non era preventivata quando è stato registrato il brano ma diventa una tragica coincidenza.

Il singolo esce digitalmente il 21 giugno 2022 su etichetta Lo Scafandro di Fabrizio Tavernelli.

 

BIOGRAFIA

I Mustek sono un duo reggiano (Paolo Bardelli, voce e synth / Fabrizio Ascari, chitarre, basso e programming) a cui piacerebbe essere un ponte tra l’analogico e il digitale. Hanno all’attivo quattro EP che sono la fotografia di loro periodi diversi: se nel primo demo “L’Ora Inquieta” (2005) hanno frequentato gli spazi diun pop elettronico-acustico condito da tinte trip-hop, in “Dove Ci Siamo Incontrati” (2011) si sono spostati su un electro-pop “artigianale” e con “Notturno” (2015) verso territori più algidi e freddi, mentre con “Nuvole” (2020) hanno visitato luoghi urban e psichedelici.

Votati alla “voce femminile”, nel tempo i Mustek hanno ospitato quelle fascinose di Jyoti Guidetti (Babel), Cristina Silingardi (“storica” singer della band), Alice Montagna (Errezero), Maura Rinaldini e Bianca Pasquesi (MilaServeAiTavoli), per poi approdare alla voce maschile di Paolo. Con il singolo “Summer Of Blood” (2022) fanno cantare un’intelligenza artificiale, Lucy: donna o uomo?

Nel tempo hanno collaborato con lo scrittore Giovanni Fantasia per “Introduzione Alle Città” e con il pittore Fosco Grisendi per la copertina di “Notturno”. La loro versione di “A Means To The End” è stata inserita nel cd tributo ai Joy Division intitolato “A Different Story – Songs by Joy Division” (2010), pensato e voluto da Daniele Carretti e dall’indimenticato Enrico Fontanelli degli Offlaga Disco Pax, con i Julie’s Haircut e altri.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA, ed è soggetto alla Privacy Policy e ai Termini di utilizzo di Google.