NADIE’ – Acqua alta a Venezia
E’ corretto definire, come suggerito dalle note di presentazione, “Acqua alta a Venezia” un disco cattivo, un lavoro frontale. Non ci sono mezze misure nè compromessi nell’attitudine della band siciliana, sempre diretta e spietata in ogni brano. Il riferimento principale guarda alla poetica (anche all’uso della voce) e alla direzione artistica che troviamo in molti brani degli Afterhours ma troviamo sorprendenti e riusciti accenni anche al prog dei primi 70’s (vedi “Breve esistenza di un metallaro” che affronta la difficile tematica del suicidio). Ottimi i testi che fanno il paio con titoli evocativi e azzccati (“Dio è chitarrista”, “Solo in Italia si applaude ai funerali”, “La bionda degli Abba”). Album riuscito e interessantissimo.
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