PLATONICO – Non fai per me

“L’amore che dura più a lungo è l’amore non corrisposto”, scrisse William Somerset Maugham ed è da questa sofferta e travagliata condizione del cuore che ha preso vita “Non fai per me” (PaKo Music Records/Visory Records/Believe Digital), il nuovo intenso singolo del cantautore ravennate PlatoNico, che dopo aver conquistato pubblico e critica con la sensibilità della sua penna in “Sharks Land”, apre il 2023 con un messaggio di speranza, rivalsa e amor proprio.

Dall’idealizzazione del partner, scaturita dal sentimento, ma anche e soprattutto dal desiderio di essere accettati senza giudizio per ciò che si è, l’artista conduce l’ascoltatore a percepire la fine di una relazione come un nuovo inizio, l’avvento di un sé rinnovato, capace di amarsi prima di amare, in grado di accogliere ogni lato della propria personalità, con la consapevolezza che occorre completarsi da soli, perché è solo ricercando all’interno del proprio universo interiore integrità ed interezza personale, che è davvero possibile amare, non dipendere e, di conseguenza, essere amati senza annullarsi nell’altro.

Le sonorità elettro-pop che avvolgono inizialmente il brano di mistero, si schiudono al primo ritornello, sbocciando in una dimensione di rinascita e coscienza, nella quale il protagonista della narrazione si riappropria a piccoli passi di un’identità perduta, frammentata dall’inseguimento di un benessere fittizio che il tempo ha smascherato, rivelandone il vero volto e mostrando che la sola fonte di pace e completezza, è già insita in lui, congenita a ciascuno di noi.

«“Non fai per me” – dichiara il cantautore – racconta di un grande dolore, quello provato da tutti coloro che subiscono all’interno di una relazione, che soffrono per un amore a senso unico. Tratta del baratro ove si può cadere se si sta attraversando una fase fragile della vita, quando era stata riposta molta fiducia nell’altro, mettendolo sempre al primo posto. La canzone, però, è anche un invito a riprendere in mano la propria esistenza, tornando ad esserne il centro, dopo tutto il tempo in cui ci si è privati di se stessi».

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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