PLOZ – Te mez dlà nota
Un album che nasce dalle poesie dell’omonimo libro che gli dà il titolo, trasportate in musica. Un mood prevalentemente malinconico a cui il frequente uso del dialetto romagnolo dona un tocco romantico e talvolta struggente, pur non mancando una vena ironica che stempera il tutto. Se Van Des Froos é il riferimento più immediato, non mancano sprazzi di Paolo Conte, Vinicio Capossela, Gino Paoli. Originale e personale, ascolto decisamente gradevole.
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