Riassunto febbraio 2021. Tutte le recensioni

 

Come ogni mese procediamo a un riassunto delle recensioni e dei video pubblicati. Nel mese di febbraio 2021 abbiamo recensito  40 ALBUM e presentato  102 VIDEO.

 

ALBUM RECENSITI

AFRO SOUL PROPHECY – Heat in the city

Il progetto di Luciano Cantone, produttore e fondatore della mitica Schema Records, regala un pregevole album con le composizioni di Alex Puddu e la collaborazione di elementi provenienti da ogni angolo del globo: Abdissa “Mamba” Assefa (Ethiopia, drums and percussion), Antti Lötjönen (Finland, double bass), Georgios Kontrafouris (Greece, Wurlitzer and Hammond), Timo Lassy (Finland, saxophone), Gendrickson “Pucci” Mena (Cuba, trumpet), Massimo Martellotta (Italy, guitar) and Morten Grønvad (Denmark, vibraphone). Funk soul che pesca dal groove 70 di Curtis Mayfield, Blaxploitation, funk, tinte afrojazz, e il classico gusto da colonna sonora dei film dei 70. Eccellente.

BASTIANO – Stesi sull’asfalto

L’esordio del cantautore veneto accarezza atmosfere molto particolari, tra canzone d’autore, arrangiamenti che attingono da elettronica e un substrato di gusto alternative rock. La scrittura é buona e anche l’approccio sonoro lo connota in modo piuttosto originale, confermandone una partenza efficace e promettente.

COLLETTIVO GINSBERG – KIntsugi

Il sesto album di Cristian Franti é un affascinante viaggio dai tratti psichedelici che accorpa felicemente un’anima cantautorale (che spazia dal primo Franco Battiato a Juri Camisasca e Claudio Rocchi) con influenze ambient/new wave (David Sylvian fa talvolta capolino). Ma c’è anche il dolente incedere dell’ultimo Nick Cave, un substrato blues e tanto altro. Originale e personale.

ENRICO CRESCI / ENRICA DI NUCCI – Alma Viva

Un affascinante omaggio all’ispirazione di alcuni dei più rappresentativi autori brasiliani come Jobim, De Hollanda, Bosco, Lins, Horta a cui il duo si avvicina con quattro brani originali, canati in portoghese. Testi che spaziano tra amore, passione, natura, musica semplice e lineare ma di immensa suggestione. Un piccolo gioiello di grazia ed eleganza.

LEONARDO DE LORENZO – On five

Eccellente nuovo lavoro per il batterista e docente De Lorenzo. Un sofisticato viaggio tra jazz, contaminazione (si avvertono frequenti i rimandi alla tradizione armonica mediterranea), “musica totale” e accenti prog, a donare a “On five” un profilo fresco, accattivante, godibilissimo. Un album che si candida già tra i migliori dell’anno in corso in ambito jazz.

SILVIA DONATI & NOVA 40 – Vortice

Con un team di eccellenze alle spalle, tra produttori (Riccardo Rinaldi (Ohm Guru) e Ninfa) e musicisti di altissimo livello, Silvia Donati si produce in un album di qualità eccelsa. Samba, bossa, latin, permeati da un groove soul e un tocco jazz, avvalorati da una voce limpida, sicura, riconoscibile, perfetta. Disco delizioso, coinvolgente e travolgente.

DUST & THE DUKES – s/t

Ottimo esordio, tra blues, country punk, un approccio “pesante”, grazie a suoni che occhieggiano a tonalità hard. Suggestioni 70 che vanno a braccetto con la lezione di Jack White (da Dead Weather ai Raconteurs) e assimilano qualche umore stoner. Dieci brani brevi ed essenziali, grezzi ma sempre arrangiati con cura e attenzione. Più che riuscito.

GANG – Ritorno al fuoco

I fratelli Severini sono un’istituzione della musica italiana, poeti militanti, mai arresi, sempre pronti all’ennesimo assalto al cielo. RITORNO AL FUOCO é ancora realizzato con il crowdfunding, grazie a migliaia di amici. Dieci brani autografi e una cover di una delle più belle canzoni italiane di sempre, A Pà di De Gregori, dedicata a Pasolini. La musica è lirica e possente (produce ancora Jono Manson), tra canzone d’autore, rock dalle tinte soul, struggenti ballate, combat folk. Sempre grandi!

GRUPPO PALUDE – Arché

Un esordio molto curato e incisivo per il gruppo lombardo. Il mix di hard rock, prog, alternative, a cui si aggiungono insert rap e funk, é molto personale e accattivante. Soprattutto grazie a una notevole capacità esecutiva e a brani studiati in maniera molto approfondita a livello compositivo. Ottimo.

IL PRETESTO – Distratta-Mente

Esordio per la band romana con un album ruvido, potente, dalle inflessioni rock e con sapori grunge. Ma una forte componente pop e arrangiamenti mainstream spostano l’equilibrio verso un sound piuttosto fruibile e di facile presa. Ottimo lavoro che ha indubbie potenzialità di successo commerciale.

KENTO – Barre Mixtape

Kento ha dato alle stampe uno stupendo, intensissimo, libro, Barre – Rap, sogni e segreti in un carcere minorile, in cui parla della sua esperienza di educatore, attraverso il rap, in un carcere minorile. A cui abbina in contemporanea un mixtape registrato e masterizzato al Quadraro Basement, con le produzioni di Shiny D, Goedi, DJ Fuzzten, Gian Flores, Dj Dust, Giovane Werther e un feat. di Lord Madness. Altrettanto intenso ed efficace e che prende spunto dalle giornate trascorse in carcere a insegnare ai suoi “ragazzacci”. Splendido.

KIOL – Techno Drug Store

Il giovane cantautore torinese ha alle spalle un’attività già parecchio intensa e ricca di soddisfazioni, concerti e riconoscimenti. L’album ne conferma le qualità e apre la sua carriera a prospettive decisamente ampie e particolarmente incoraggianti, in virtù di un sound molto fruibile, in cui pop, elettronica e un approccio molto fresco si affiancano alla perfezione. Grande potenziale commerciale, arrangiamenti perfetti, livello compositivo di primo livello.

KOKURA – I luoghi comuni

Il musicista Miky Marrocco, con lo pseudonimo Kokura, giunge all’esordio solista con un lavoro che a una base marcatamente cantautorale aggiunge una deliziosa vena pop, avvolgente, chill, sinuosa. Gli otto brani hanno un taglio prevalentemente semi acustico e sono efficaci, molto ben composti e arricchiti da arrangiamenti sempre riusciti. Una partenza eccellente.

JACK AND THE DELIVERY MEN – The long trip of Mr.Toad

Secondo album per il trio folk blues fiorentino, attivo da tre anni e impegnato nella riscoperta dei suoni più crudi e genuini della tradizione roots americana. I dieci brani si muovono in un contesto che non é mai accademico ma si pone in chiave attuale, avvicinandosi alla lezione di band come Violent Femmes o all’approccio dei Calexico, fino a un intenso sguardo a Neil Young. Ottimo lavoro.

JOE PERRINO – Canzoni di malavita vol.3 Pergrazianonricevuta

Joe Perrino ha una carriera così lunga e interessante che non basterebbero pagine e pagine per spiegarla con cura. Di sicuro é un personaggio che ha vissuto (pericolosamente) per la musica e con la musica, regalandoci momengti indimenticabili. Come questo progetto, che giunge al terzo capitolo. In cui raccoglie racconti dal carcere, veri, disperatamente sinceri, drammatici, struggenti, violenti. E li mette in musica in brani che mischiano folk, rock, blues, la consueta attitudine punk e “libera” che lo ha sempre contraddistinto. Bellissimo, unico e indispensabile.

JUNE 1974 – Avventura

Prosegue l’avventura discografica di Federico Romano, ormai ricchissima di pubblicazioni, caratterizzate da una costante ispirazione ambient con varie divagazioni nel corso del tempo. Nel nuovo lavoro si ritorna a una dimensione sperimentale, elettronica, particolarmente vicina al citato sound ambient.

GIULIO LAROVERE – Road sweet home

Esordio su album per il compositore e chitarrista Giulio Larovere, alle prese con un concept dedicato alle avventure on the road di John Knewock da lui stesso raccontate in un diario. I dieci brani, in inglese, alternano possenti rock che abbracciano la tradizione americana, da Bruce Springsteen ai REM (la voce di Giulio si avvicina non di rado alle tonalità di Michael Stipe), con elementi folk e country a compendio. Ben prodotto e ottimamente suonato, “Road sweet home” si distingue soprattutto per lo spessore compositivo. Ottimo.

LA SERPE D’ORO – Il pane e la sassata

Molto interessante il percorso artistico della band toscana, attiva dal 2013, attraverso un lavoro di ricerca e rilettura della canzone popolare, riproposta in chiave blues, rock, combat folk, country, con il concetto di teatro- canzone di matrice Giorgio Gaber al centro. “Per noi la canzone popolare toscana é il nostro blues e infatti parla di lavoro, fatica, amore, sofferenza.” Come fecero i grandi cantori della musica folk, da Lead Belly a Woody Guthrie. Un lavoro, ancora una volta, prezioso e coinvolgente.

LASTANZADIGRETA – Macchine inutili 

Secondo album per il collettivo torinese, che vede la luce dopo le vicissitudini post lockdown. “Una romanza dedicata alle macchine e all’amore che fanno tra loro, quando l’uomo non le guarda”. Ottimo connubio di canzone d’autore (in equilibrio tra Franco Battiato e Samuele Bersani), folk, pop e rock. Lavoro maturo, convincente e pieno di eccellenti spunti. Arrangiamenti essenziali ma efficaci, alto livello compositivo, grande cura dei suoni.

LES FLANEURS – A long season

Esaltante nuovo progetto per il produttore e compositore Alessandro Marchetti (parallelamente impegnato con Il Disordine delle Cose) che ha raccolto intorno a sé una serie di collaboratori/collaboratrici da varie nazioni e continenti. Un tessuto elettronico che assorbe elementi ambient, new wave, trip hop e dream pop (con un passo che a tratti sembra in grado di mettere insieme Charlotte Gainsbourg, Cocteau Twins e Everything But The Girl). Canzoni di ampio respiro, avvolgenti, piene di “soul”, arrangiamenti e suoni di gran calsse. Album di altissimo livello.

LOVESICK DUO – All over again

Il duo composto da Paolo Roberto Pianezza e Francesca Alinovi taglia il traguardo del quarto album e di un numero vastissimo di concerti in giro per il mondo. Grazie a un sound perfettamente eseguito e reinterpretato, che guarda a country, hillbilly, swing, rockabilly. Grande padronanza della materia, brani di superba composizione, divertimento diffuso e un gusto competente e sempre azzeccato per i suoni necessari al genere. Un vero gioiello.

ALESSIA MARTEGIANI / ANDREA MODESTI / ALFREDO DE VINCENTIIS – La strada delle api

Progetto molto interessante, in cui avanguardia, sperimentazione, elettronica, jazz, un substrato funk, vanno a braccetto in volute sonore ardite e progressive. L’aspetto prevalente é l’inclassificabilità della proposta sonora in virtù di una notevole personalità e originalità. Da ascoltare e scoprire.

MATTATOIO5 – Escape

Al secondo album la band padovana amplia i suoi orizzonti sonori e concettuali, attingendo per la nuova opera a “Carceri d’Invenzione”, una serie di 16 incisioni realizzate da Giovanni Battista Piranesi tra il 1745 e il 1750. Il sound ha un portamento solenne e austero, tra post rock, dark wave ed elettronica “spinta”, con rimandi a Japan e al Bowie di “Scary monsters”. Interessante e ispirato.

MAFALDA MINNOZZI – Sensorial – Portraits in Bossa ‘n’ Jazz

Affiancata da collaboratori di ampio spessore della scena jazz internazionale, Mafalda Minnozzi aggiunge un ulteriore gioiello alla sua ricca carriera discografica. Quindici brani che tributano omaggio alla tradizione brasiliana, virata in ambito jazz, in particolare a Antonio Carlos Jobim. Album di gran classe, eleganza, raffinatezza, eseguito con pura e semplice maestrìa ed enorme espressività.

MEROLI – Notturni

Un lavoro ricco di sfumature quello del saxofonista (già con l’originalissima esperienza jazzcore degli Splatterpink) e produttore (Neffa e tanto altro) emiliano. Un’ossatura jazz in cui si innestano elementi psichedelici, ambient, funk, sperimentali, orchestrali, avanguardistici. Un groove pulsante e moderno che si alterna ad atmosfere atmosfere cyber. Moderno e avanti.

MOONBREW / PAOLO APOLLO NEGRI – The LEM Tales Chapter One 

Primo lavoro frutto della collaborazione tra il beat-maker e bassista Moonbrew e l’organista e tastierista Paolo Apollo Negri. Quattro brani che prendono principale ispirazione dal groove del funk anni 70, sviluppandosi in direzioni moderne e attuali, con un’anima cinematico/cinematografica, umori jazz, elettronica vintage. Groovy!!

OANA – I fiori del male

Cinque brani per un ep interessante, avvolgente e intrigante, in equilibrio tra dark wave, elettronica e synth pop. Sullo sfondo un amore talvolta palese per Bjork e un’anima trip hop. Un ottimo lavoro.

OJM – Live at Rocket Club

Tra le prime band italiane a dedicarsi allo stoner rock, gli OJM sono da un po’ di tempo in pausa. Questo album ci conferma quanto una ripresa sarebbe più che gradita. Registrato dal vivo in Germania nel 2011 é una cascata di distorsioni che guardano al Detroit sound, agli Hellacopters, al più crudo rock ‘n’ roll.

PIP CARTER – The end from the beginning part One/Two

Claudio Luppi, con il nickname Pip Carter, affronta il monumentale impegno di un doppio album. Che regge bene la distanza, immerso in un mondo di visioni lisergico/psichedeliche tra il folk inglese di fine anni 60, i primi Pink Floyd e i lavori solisti di Syd Barrett, gli Small Faces di “Odgen’s Nut gone flake”, Kinks (“nothing really matter”) e tracce beatlesiane. Avvolgente, intenso, ben fatto.

QUARZOMADERA – La Storia é anche ora

Il duo lombardo firma il quinto album, con otto canzoni brusche, caratterizzate da un alternative rock duro che attinge da grunge e dallo stoner dei Queens of the Stone Age. C’è anche una vena pop a rendere il tutto meno ostico. Ottima produzione, suoni perfetti e di grande impatto, un lavoro ben fatto e maturo.

QIRSH – Aspera tempora

Il terzo album della band savonese é un riuscito connubio tra atmosfere e influenze di retaggio classico e una modernità fresca e stimolante. Alla base radici piantate nel prog (dalle Orme ai New Trolls) ma con divagazioni nel pop rock (i migliori Pooh di “Parsifal” e “PoohLover”), il kraut, richiami psichedelici, uso sapiente dell’elettronica. Originale e particolare.

RADIO DAYS – I got a love

In spasmodica attesa del nuovo album “Rave on!” di imminente uscita, i re del power pop ci deliziano con un antipasto di pura eccellenza. Un 45 giri con tre brani perfettamente inseriti nel classico sound caro a band come i Beat di Paul Collins, Big Star, The Records, Knack. Oltre a due perfetti brani autografi, chiudono  il vinile con una bellissima versione di “In the city” dei Jam che in questa veste perde la rabbia originale a favore di un rifacimento beat/pop di pregevole fattura.

 

RARES – Folk 2021

Notevole nuovo lavoro per il cantautore italo/romeno, vagante in un climax poetico/folk/bluesy che riporta alla mente, a tratti, l’approccio estetico e lirico di Anthony Hagarty. Grande personalità, arrangiamenti essenziali e minimali ma assolutamente efficaci. Da seguire con attenzione.

RE DEL KENT – Sottocultura

La band milanese parte con un album duro e crudo, ben fatto e suonato. Alternative rock e grunge a braccetto, i Ritmo Tribale dietro l’angolo, tanta energia e potenza sonora. L’avvio é buono, ora serve affinare una maggiore personalità e il gioco é fatto.

SHAME ON YOUTH! – Human obsolescence

Il quartetto di Bolzano ha atteso cinque anni per un esordio potentissimo. Attivi dal 2015, un demo all’attivo e ora nove brani tiratissimi che riescono a coniugare mirabilmente il furore hardcore, stoner e un piglio garage punk, Hellacopters e Kyuss, primi Black Flag e Sonics. Spaccano.

SICK ROSE – Shaking street

Torna disponibile dopo trent’anni in vinile uno degli album più importanti della scena garage rock italiana. “Shaking street” segnò il passaggio dalle atmosfere 60’s degli esordi a un sound più robusto che guardava alla Detroit dei primi 70 (MC5 in particolare che vengono coverizzati nella title track). In aggiunta due inediti delle session di registrazione originali.

SIX IMPOSSIBLE THINGS – Sometimes you fall asleep in front of me

Il duo lombardo approda a un nuovo ep con cinque brani, sempre a base di un avvolgente, romantico e malinconico dream pop. Arrangiamenti e suoni curatissimi, livello compositivo di primo piano, ulteriore conferma di una band che cresce ad ogni lavoro.

SLWJM – Mega

Meraviglioso addentrarsi nel magico mondo del quartetto astigiano. Dove, con una perizia rara, ci portano nei meandri di una moderna rielaborazione di varie componenti della black music (da Prince – vedi “Purple in the sky” –  a hip hop, elettrofunk, nu jazz, nu soul), non disdegnando cavalcate di gusto prog e vicine ai King Crimson di “Discipline” o al math rock dei Battles (“Story of my life”). Tanto groove e una capacità di maneggiare una materia così difficile insidiosa. Originali e futuristi!

SOUL BASEMENT – The possibility of happiness

Torna con un nuovo lavoro la creatura visionaria di Fabio Puglisi. Nu soul, groove funk, elettronica e pulsioni hip hop convergono in un album di consueta eleganza, raffinatezza, in cui risalta la cura per i suoni e gli arrangiamenti. Merce rara di questi tempi. Eccellente.

AMERIGO VERARDI – Un sogno di Maila

Uno degli autori più importanti nella scena alt italiana, dagli Allison Run ai Lula alle esperienze soliste. Una scrittura unica, articolata, profondamente psichedelica e visionaria. In questo lungo concept Syd Barrett é sempre dietro l’angolo ma ci sono anche Flaming Lips, il folk inglese di fine 60, “Pet sounds” dei Beach Boys,  sperimentazioni, sonorità penetranti e avvolgenti. Un’ora e un quarto di fluttuazione lisergica, un gioiello lirico di rara fattura. Come sempre.

 

VIDEO PRESENTATI

 

21HARI – VVS, 23 AND BEYOND THE INFINITE – Brave new world, 1989 – Conosco uno che conosce uno, A67 – Zero alibi, ADEL TIRANT – Caccia alle streghe, ALEX AFILANI – Qualcosa é cambiato, ALIC’E’ – Radio Rivoluzione, SERENA ALTAVILLA – Epidermide, GIANLUCA AMORE – Masochist, ANDREOTTI – Righeira, ANGELICA – Karma, ROBERTO ANGELINI – Condor, MICO ARGIRO’ – Le canzoni divertenti, RICHARD BARBIERI – Serpentine, ELISA BATTISTELLI – Lunedì, BERARDI – Rider, BIANCA – Capita anche a me, BRUJAS – Due, BUDDA ROCK – Ogni tua lacrima, BUNDAMOVE – Libera, CANARIE – Universo, CELO – Come sei, FRANCESCO CERCHIARO – Mare, COBALTO – Shine,  MICHELE CORDANI – I miei sbagli, ANGELA CUORE MATTO – Anime, FABIO CURTO – Madre terra, DADDO – Tolleranza zero, DAGGERMOTH – Unleashed, DEATH OF A LEGEND – Beyond thunderdrome, DELLAI – Io sono Luca, DEMAGO’ – Il mio demone, STEFANO DENTONE – Dream/Rane, FRANCESCO DI BELLA – Stella nera,  MAURO DI MAGGIO – Seconda vita, DISPUTA – Il tempio, DITONELLAPIAGA – Spreco di potenziale, ESMA – Il sogno di Fali,  ESSENZIALE – Ali, FILIPPO FERRANTE – Il disordine che ti appartiene, FIREGROUND – Don’t say a word, FONETIKA LIVE BAND – Solo nella notte, FORMIGLI – Amore assoluto, GABOH – Tor Marancia Meccanica, ARISTIDE GAROFALO – Woman,  GUIDOINARTEROBERTO – Romantico, GYNEVRA – Not alone again,  HOLEBONES – Ain’t gonna let nobody turn me around, KICO KC – Via da qui, IL MATRIMONIO DI JACOPO – DPCM, I SENSI VIETATI – Cocktail, IRAVOX – Come i delfini, J-TESTIGO – No, JALAN NX OG SAMARDO – Melito, LA MUNICIPAL – La stanza stagione di Dark, GIULIO LAROVERE – Rain, LE CANZONI GIUSTE – Sushi all you can hit, LIALAI – Kill me, FRANCESCO LOCCISANO e MARCELLO DE CAROLIS – La Tarantella di zio Nicola,  M.H. – Piume, DARIO MARGELI – Non sono la mia mente, LORENZO MEAZZINI – Nella città, FEDERICO MECOZZI – Breeze, MICHEE – Tu ce faci, MICHELANGELO – Così forte, ALESSANDRO MINEO – Stelle cadenti, NEVIO – Bruci dentro, DIEGO NICOLOSI – Il capitale della mia poesia, NOMOTION – Something out there, NYLON – UNa casa per Spazio, OPEN FOR FUN – Medicine, MIKE ORANGE – Segrate, PERNAZZA – Lotto in salotto, PICCOLINO – Gente, CARLO PINCHETTI – Lacrime, PLATA – Dove sei, QUENTIN40 – Nontiscordardimé,  RADIO DAYS – Till the end of the night, REVIF – Mai più, RITMO TRIBALE – Autunno, SARA ROMANO – Piccola, JOE SAL – End of a friendship, ROSANNA SALATI – When I heard, STEFANO SALETTI & BAND IKONA  –  Anima de moundo,  SAMARITANO – Adesso con chi stai?, CHRIS J. SANDRA – Snoopy, SCILE – Come neve dentro al cuore, LORENZ SIMONETTI – Disegna un cielo, SLWJM – Nothin’ but U, STAINDUBATTA – Malsagri, TANZOS – Nevermind, TINTINNABULA – Mangiafuoco, ALEX TORCHIO – Paradiso + Inferno, TIZIANO TORRI – Aeroplani, THREE HORNS – Cannibal astronotus, TWICE20 – Forgiveness, VERONICA – Acustico, WAIKIKI CONTEMPORARY QUARTET – Quarantine walk, WILLY WONKA WAS WEIRD – Di(o)dio, LUCA WORM – Radio Ouija, ALEX WRITER – Tinder is the night, GRETA ZUCCOLI – Ogni cosa sa di te

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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