MOTS – Tear down this wall
“Mr. Gorbachev, tear down this wall” Alla famosa frase di Ronald Reagan pronunciata a Berlino Ovest nel giugno del 1987 si ispira Tear down this wall, il nuovo singolo dei MoTs online e on air da oggi per LaPOP.
“Mr. Gorbachev, tear down this wall” Alla famosa frase di Ronald Reagan pronunciata a Berlino Ovest nel giugno del 1987 si ispira Tear down this wall, il nuovo singolo dei MoTs online e on air da oggi per LaPOP.
Con la sua vocalità intensa e avvolgente ha affascinato tutto lo Stivale rendendo ogni ascoltatore “Libero di volare” e oggi, a distanza di 10 mesi dalla precedente release, il cantautore calabrese d’adozione lombarda Domenico Zumbo torna per mostrare al pubblico il suo lato più leggero e sensuale, e lo fa con una dedica pop tinta di elegantissime sfumature elettro-lounge, “Voglia di te”.
Il videoclip di SAMURAI, l’ultimo singolo di EDY, nato da un’idea del musicista e cantautore siciliano e del regista Ivano Barcellona: al centro della pellicola, dalla color squisitamente vintage, la traduzione cinematografica del brano. Un video con deliziosi richiami al mondo di Tarantino, per le colte citazioni pop e le sfumature volutamente ferali.
Il duo sardo realizza un più che ottimo ep con cinque brani di notevole qualità compositiva, in cui spazia tra shoegaze, indiepop, riferimenti ai nostri Verdena e una costante vena malinconica a fare da filo conduttore.
“A me Basti tu” è il nuovo singolo della cantautrice milanese Elena Canti, in featuring con una stella nascente della scena rap italiana contemporanea: Anto Paga.
“Not Easy” è il nuovo singolo del progetto romano Another Sunny Date.
Il brano, primo da solista di Manuela Tacconelli, segna un nuovo punto di partenza e una vicinanza ad influenze musicali più internazionali e classiche.
Torna Umberto Palazzo con un ep/singolo a sorpresa, con due brani che seguono il nuovo corso intrapreso dal cantautore abruzzese (ex Santo Niente, Massimo Volume e tanto altro), che guarda a ritmi pop funk...
Contesto sonoro electro pop. Un sound che riesce a conciliare episodi di facile ascolto (“Spring”) con momenti di sperimentazione, industrial, tocchi di Depeche Mode, Laurie Anderson
Una bella voce femminile, arrangiamenti sempre azzeccati, brani che sanno spaziare da rock ritmati a raffinate ballate semi acustiche, confezionano un album di primissima qualità, personale e dalle grandi potenzialità commerciali.
A distanza di poco tempo dall’uscita di Inimaginable, Papiro torna con una gran voglia di cantare, senza timore, ogni sua piccola e grande verità. Con Wonder Woman, canta i suoi punti di vista, la sua rivoluzione, ma soprattutto il mutamento, la trasformazione produttiva che va contro luoghi comuni, abitudini e atteggiamenti ipocriti con i quali è stata ed è a contatto.
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