THE SHAPE – We can’t have it all

Il video è stato girato da Alessandro Guerra nelle stanze del bellissimo Palazzo Montanari in Valpolicella, e vede le coreografie eseguite dalla ballerina Alessandra Costanzi. “Si può piangere in un palazzo e pensare di avere tutto in un capannone vuoto: così vengono rappresentate le sfumature di una relazione sbagliata in We Can’t Have It All. Alessandra balla come se non si rendesse conto di ciò che le sta attorno; che differenza c’è fra luce e buio, affreschi e polvere se ti manca l’unica cosa di cui hai bisogno?”
Il nuovo singolo dei The Shape, intitolato We Can’t Have It All, con cui la band annuncia il suo primo disco dopo 5 anni segnati da una pausa del progetto (Morning, Paradiso uscirà a gennaio per LaCantina Records): https://open.spotify.com/track/7kSXgEB9UMPgq8XT8PrIW8

IL SINGOLO CHE SEGNA LA REUNION DELLA BAND VERONESE

IL NUOVO ALBUM MORNING, PARADISO FUORI A GENNAIO PER LACANTINA RECORDS


Il loro ultimo album, Lonely Crowd, è uscito nell’ormai lontano 2015; poi una lunga pausa, vite che prendono direzioni diverse. Ora però i The Shape sono tornati, perché il richiamo della foresta musicale è troppo forte. Pronti a rimettersi in gioco, i ragazzi di Verona si sono chiusi in studio con Martino Cuman (Non voglio che Clara), e hanno registrato un nuovo disco, intitolato Morning, Paradiso, che uscirà a gennaio per LaCantina Records. We Can’t Have It All è il primo singolo tratto dall’album, di cui presenta una delle varie facce: melodie sognanti, un approccio più chill e malinconico alla composizione, linee vocali quasi d’antan. La musica dei The Shape è un sound che sfugge alle categorizzazioni sommarie di genere musicale, e questo singolo ne è la riprova, muovendosi agilmente fra un basamento rock, sensibilità pop e synth retro.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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