VERDE LAURO – Or che ‘l ciel e la terra

‘6 Aprile’,  il secondo album di Verde Lauro, creazione del cantante italo-svizzero Fabrizio Sassi, che segue l’album di debutto ‘Son animali al mondo’ che ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, tra cui Roberto Tiranti e Alessandro Del Vecchio.

A differenza di “Son animali al mondo”, questo secondo capitolo è stato pensato e realizzato per essere suonato dal vivo. Le orchestrazioni sono state ridotte e le strofe sono state selezionate per essere ripetute in coro.

A livello di composizioni sono state scelte quelle che narrano un altro brano della storia infinita e in particolare i passaggi che giocano sulla radice del nome Laura. Proprio per questo “6 Aprile” è forse un disco meno elaborato e sinfonico del suo predecessore ma è proprio questo il suo punto di forza, la forma “canzone” dei suoi pezzi, molto più potente e diretta.

Petrarca incontra Laura per la prima volta il 6 aprile 1327. Laura muore il 6 aprile 1348. I numeri del Canzoniere fanno parte della storia e sono usati simbolicamente. Nessun numero è casuale. A cominciare dai frammenti che compongono il mosaico. 366. Come un anno che si ripete per sempre.

Per quanto riguarda la formazione, si è unito Andrea Grumelli (nel primo album il basso era suonato dai chitarristi) e Federico De Zani ha assunto la batteria. Mattia Stancioiu (Ex Labyrinth) ha preferito restare dietro al mixer e rinunciare ai pedali, ma guai a levargli la produzione !

Gli ospiti sono Morby dei Domine e Marcello Zappatore alla chitarra. Il cantante dei Drakkar Davide dell’Orto è entrato a far parte a pieno titolo del gruppo. L’identità di Laura è sempre un segreto e appare anche in alcuni passaggi di questo disco.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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