YOKOANO – Il mio cielo nero

Quanto pesano le cicatrici incise nuovamente dentro di noi in questi ultimi anni di guerre, pandemie e crisi mondiali?
Siamo diventati estremamente vulnerabili, in maniera quasi volontaria, mettendo a nudo le nostre debolezze in un climax continuo che va di pari passo a un’implosione emozionale.
Non può esistere un reale controllo sulla “visione della realtà che ci rende liberi” e, quando questa va in frantumi subendo gli effetti di fatti improvvisi o inevitabili, rimaniamo tasselli di un puzzle che chiamiamo vita abbracciati al nostro buio come unica via di fuga dalla realtà stessa. È in atto un grande cambiamento, che percepiamo come un rumore bianco all’interno della nostra nera coscienza, un suono che ti destabilizza, una frase tra miliardi di parole che ti proietta in un altra dimensione.
“Il mio cielo nero” è l’interpretazione di come possiamo rendere la musica la nostra redenzione senza sforzarci di dimenticare chi siamo.
2023.

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Yokoano la band capitanata da Daniele Marceca apre l’inizio del nuovo anno con l’uscita di un nuovo singolo dal titolo “Il mio cielo nero” per la label indipendente IndieBox Music distribuito da ADA Music Italy (part of Warner music Italy) il 27 gennaio.
La prima di una serie di uscite che ci accompagneranno con cadenza regolare per tutta la primavera per approdare all’uscita di un nuovo album in versione vinile dal titolo “Un amore umano”.

YOKOANO è una band italiana Alternative Rock. Dani Marceca (voce), Dario Magri (batteria), Mattia Foglia (basso) e Simone Fry Ceriotti (chitarra) danno vita a un sound diretto e caratterizzato da canzoni che spaziano da momenti più riflessivi a vere esplosioni di schizofrenia musicale. Con all’attivo tre album, “Yokoano” (2010, Canapa Dischi), “Ventre” (2013, Maninalto!), e “Le Onde” (2020 IndieBox Music)
Attitudine punk e influenze Alt-Rock che si combinano alle perfezione con melodia, struttura e sensibilità dando alla luce un sound vicino al mondo dell’indie-rock.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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