BANDADRIATICA – Capisutta

CAPISUTTA: NUOVO SINGOLO PER LA BANDADRIATICA.
L’INEDITO BRANO DELL’ENSEMBLE SALENTINO CONCLUDE IL VIDEO “SEA YOU TOMORROW”, LANCIATO IN ITALIA E IN BRASILE, GRAZIE ALLA COPRODUZIONE TRA FINISTERRE E SCAR, NELLA PROGRAMMAZIONE PUGLIA SOUNDS PRODUCERS.

 

Girato sull’Isola di Sant’Andrea a Gallipoli con la regia di Gabriele Surdo e la fotografia di Stefano Tramacere,  su Youtube è disponibile il videoclip di “Capisutta”, nuovo singolo della Bandadriatica. L’inedito brano anticipa l’uscita del nuovo progetto discografico dell’ensemble salentino guidato da Claudio Prima previsto per il 2022. «Capisutta è un racconto per immagini di ciò che tutti abbiamo condiviso negli ultimi due anni e uno sprone a leggere negli eventi la necessità di prendere concretamente iniziativa, nell’idea che il futuro esiste come conseguenza del momento presente e di ciò che siamo in grado di fare ed essere qui e ora», sottolinea l’organettista, compositore e cantante.

La musica della Bandadriatica guarda sempre più al futuro. Capisutta è stato scelto, infatti, per concludere “Sea you Tomorrow”, un video, prodotto da Finisterre nella Programmazione Puglia Sounds Producers 2020/2021 della Regione Puglia (FSC 2014/2020 Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro), lanciato su Facebook e sul canale Youtube del centro culturale brasiliano SCAR, coproduttore del progetto. In Sea you Tomorrow la Bandadriatica propone sei brani eseguiti live nelle campagne salentine – cinque già pubblicati (“L’abbraccio di Cariddi”, “Migrante”, “Terra”, “La capu” e “Focu”) e l’altro inedito “Acquafrisca” – e come detto si conclude con il videoclip di Capisutta. «Questi due brani, che entreranno a far parte del nuovo album, parlano del futuro in modi molto diversi. Acquafrisca è una riflessione su ciò che vorremmo lasciare ai nostri figli o a chi verrà dopo di noi. Da un lato la riflessione su come vorremmo lasciare il mondo nel quale viviamo, le condizioni del pianeta, dall’altro la consapevolezza che in fondo non c’è nulla di più importante da lasciare in eredità per il futuro dei nostri successori, se non l’opportunità di potersi muovere liberamente in un pianeta sano, “senza né guerra né fame a patire”».

Tutto il sesto lavoro discografico, previsto per l’estate 2022, sarà incentrato sul tema del futuro. In un momento di passaggio epocale come quello che il mondo sta vivendo, si fa ancora più evidente la necessità di un orientamento condiviso, che porti ad un passaggio verso il nuovo, verso il futuro che verrà, incerto ma gravido di una nuova possibilità evolutiva per il pianeta. La musica quindi si fa veicolo di una nuova visione, si propone come elemento unificatore. Da sempre nella Bandadriatica le musiche di geografie lontane si ritrovano insieme. Il mare ancora una volta ne accompagnerà e favorirà il viaggio. Ecco approdare un nuovo linguaggio meticcio, universalmente comprensibile, in grado di raccontare, attraverso musiche e testi originali, il Futuro.

Trasportata dai venti vorticosi che illuminano le coste dell’Adriatico, la BandAdriatica voga sul mare agitato della musica salentina con elementi balcanici e nordafricani. Parte dalla banda tradizionale che in Puglia anima le feste, le processioni e i funerali, e che viaggia, di notte, di paese in paese. Il viaggio si espande e pone il Mediterraneo come una complessa “babilonia”, dove i linguaggi iniziano ad armonizzarsi sulle melodie popolari nel fervore meticcio delle città portuali. Ancora più raggianti di là dal mare d’origine, le tradizioni pugliesi assumono una nuova risonanza e portano lontano gli echi frenetici della musica del Salento. Quindici anni di ricerca sulle matrici musicali comuni delle sponde del Mare Adriatico, confrontandosi con le musiche di Albania, Macedonia, Croazia, con le fanfare Serbe e il Nord Africa e spingendosi fino al Mediterraneo più orientale (Turchia, Libano e Armenia). Con all’attivo cinque album – Contagio (2007), Maremoto (2009), Arriva la banda (2012), Babilonia (2015) e Odissea (2018) – la band si è esibita nei maggiori festival europei arrivando anche in Brasile con uno showcase al SIM 2019 di San Paolo, affascinando il pubblico con un live travolgente, definito dalla critica e dal pubblico fra le migliori performance dell’edizione. L’esibizione della band ha affascinato anche la critica del Babel Med 2017 di Marsiglia che l’ha definito “uno delle migliori proposte di tutta la rassegna” e “uno dei migliori live-act italiani”. Ha realizzato due documentari per i progetti speciali “Rotta per Otranto” e “Floating Art”. Ha collaborato con Rony Barrak, Savina Yannatou, Burhan Ochal, Raiz, Saba Anglana, Kocani Orkestar, Boban e Marco Markovic, Eva Quartet, Michel Godard, Bombino e tanti altri.

La Bandadriatica è composta da Claudio Prima (organetto e voce), Emanuele Coluccia (sax Contralto), Andrea Perrone (tromba), Gaetano Carrozzo (trombone), Vincenzo Grasso (clarinetto), Maurizio Pellizzari (chitarra elettrica, saz, kamalè ngonì), Giuseppe Spedicato (basso elettrico, tuba) e Ovidio Venturoso (batteria).

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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