BLACK JEZUS – Dry

“Dry”, brano che anticipa il primo album dei da Black Jezus, dal titolo They can’t cage the light”, in uscita il 13 novembre in digital download e nei negozi di dischi (etichetta Weapons of love e distribuzione Family Affair).

 “Dry”, prodotto da John Lui (Aretuska), è un crepuscolo di electro-pop: “quando qualcosa ci prosciuga si va a caccia di vane risposte che sono soldati di vetro” è la frase con cui Luca Impellizzeri (testi, voce e chitarre) e Ivano Amata (chitarre, synth, xilofono e drum machine) fotografano questo primo singolo estratto. “La sonorità dark pop del brano, a tratti, sembra muoversi in una sorta di stato larvale – prosegue Luca Impellizzeri -. Ciò esprime una ineludibile necessità di ricerca, il tendere la mano verso il lato oscuro e ignoto che ognuno di noi possiede, e il videoclip di Alessandro Castagna traduce perfettamente in immagine questa attitudine concettuale del brano”.

 Diretto da Alessandro Castagna, prodotto da Lucilla Caniglia e con la partecipazione di Mouhamadou Mkabir Awe: “il video nasce dall’esigenza, estetica e narrativa, di rappresentare in immagini il dualismo dell’essere umano, la coesistenza tra la parte sensibile e umana e la parte oscura e malvagia – racconta il regista -. Il soggetto è alla costante e tormentata ricerca, solo protagonista del suo precario equilibrio appena sopra l’ignoto; la fotografia rende esplicita la dimensione angosciosa e oppressiva. Gli elementi neri citati nel video descrivono concettualmente il desiderio di esplorazione proprio dell’esistenza: immagini, parole, suoni. L’acqua e gli elementi che entrano in relazione con essa rappresentano il potere di purificazione e analisi della natura umana”.

 L’album è composto da nove tracce in cui il duo nato nel dicembre 2012 a Troina (Enna), riversa suoni di campionatore, di blues e folk redatti con una punteggiatura elettronica in minuscolo che amplifica la voce, particolarissima e intensa.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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