CANARIE – Universo

Sognatore è un uomo con i piedi fortemente appoggiati sulle nuvole

ENNIO FLAIANO

Un viaggio cromatico, a tratti ipnotico, fatto di corpi che cantano, ballano e si moltiplicano. L’Universo descritto da Canarie, la band creata da Paola Mirabella e Andrea Pulcini, prende vita in una realtà parallela fatta di scenari animati che rendono omaggio alla pop art e si ispirano alla potenza iconica dei lavori cinematografici di Saul Bass per Alfred Hitchcock e Otto Preminger.

Non poteva essere altrimenti il video di Universo on line da oggi (guardalo qui su YouTube https://www.youtube.com/watch?v=KbNzD-L0fGY&feature=youtu.be). Tre minuti in una dimensione onirica per il singolo che cerca tra le stelle e i pianeti la risposta più profonda: i meccanismi che regolano l’esistenza di ognuno di noi. Alla situazione di clausura dovuta alla pandemia e a una visibile gravidanza quasi agli sgoccioli, si è reagito con un progetto nato e realizzato tra le mura di casa, girato e montato da Andrea Pulcini con l’aiuto di uno smartphone.

Mantenendo la consueta leggerezza a cui ci hanno abituato con Tristi Tropici, disco d’esordio targato 2019, la canzone è un assaggio del nuovo album IMMAGINARI, in uscita con Porto Records in due parti: la prima ad aprile e la seconda in autunno.
La scrittura malinconica e acuta di Universo si sposa con il sound curato di un pop solare e limpido e si chiude con l’allegria di un finale a tratti disco-shoegaze, adagiandosi su una spiaggia di sonorità elettroniche date dall’uso di synth, arpeggiatori e drum machine.

Canarie trascina l’ascoltatore in un rapido susseguirsi di onde sonore, in cui si accavallano veloci pensieri associativi sul nostro microcosmo che vive in questo complesso contenitore di galassie. In quale modo il nostro futuro, il nostro aspetto o la nostra attrazione sono influenzati dalle meccaniche celesti? Non ci sono riposte certe ma un’ipotesi sì. Meglio, una speranza: che l’unico modo per calmare la nostra inquietudine sia quella di meditare come le statue, per allenarsi in un’altra realtà. “Fermi come le statue a pensare se farà caldo o pioverà nell’aldilà. E a fissare tutto il giorno l’universo, per dissolverci in quella immensità”.

L’universo che oggi racconta Canarie trae ispirazione da un vasto immaginario letterario e cinematografico, come quello delle parole essenziali e poetiche di un gigante come Ennio Flaiano, che ben si materializzano nelle copertine oniriche che disegna per loro Gianluigi Toccafondo.
Testi d’autore che naufragano nella musica leggera per fotografare con eleganza e leggerezza gli aspetti paradossali dell’oggi.

CANARIE sono Paola Mirabella e Andrea Pulcini, con Emanuele Triglia al basso (Davide Shorty, Ainè) e Francesco Aprili alla batteria (Giorgio Poi). Nel 2019 esce per Porto Records Tristi Tropici, disco d’esordio che conquista cuori e apprezzamenti grazie a un lungo tour che ha attraversato Mi Ami, Ypsigrock, Mish Mash, e Ama Festival e li ha visti in apertura dei live di Mac DeMarco e Deerhunter.  

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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