CLAUDIO CIRILLO – Giro nero

il videoclip del brano Giro Nero di Claudio Cirillo un atto di denuncia contro il lavoro nero e un invito agli artisti a fare riconoscere in maniera equa il proprio mestiere. Girato e montato da Carlo Mercadante per Menzaparola, il video traduce metaforicamente in immagini il significato del testo della canzone, non a caso legata al mese di maggio e contrassegnata dal colore blu. Si tratta della quinta estratta dal progetto discografico 365 (ESCE L’ALBUM “365” DI CLAUDIO CIRILLO, PROGETTO CHE RACCONTA 12 MESI IN 12 BRANI – Isola Tobia Label) , opera d’esordio del cantautore romano che racconta in 12 tracce la sua personale visione dei 12 mesi dell’anno, associata anche a colori diversi. È possibile acquistarla, così come l’album, in tutti i digital stores.
«In questo brano – afferma Claudio – propongo alcune riflessioni scaturite dalla ricorrenza del 1° maggio, la Festa dei lavoratori. In particolare ho voluto porre l’attenzione sul tema del lavoro nero, che riguarda da vicino anche il mondo dell’arte, poiché l’artista spesso non è considerato un lavoratore e per questo non viene retribuito per quello che invece è un mestiere a tutti gli effetti. Allo stesso tempo, la canzone invita gli artisti a farsi rispettare, svolgendo la propria attività in maniera legale e tutelata. Siamo noi musicisti che creiamo il contesto musicale e dobbiamo cominciare a dire di no perché così possiamo lasciare un’eredità futura e un lavoro più sano per chi ci sarà dopo di noi. Nella situazione attuale – chiarisce inoltre – spesso è come se l’artista fosse bloccato su una ruota panoramica che gli ripropone sempre la stessa visuale, quasi a convincerlo che non ci siano strade diverse di svolgere il mestiere di musicista, se non quella senza alcuna regolamentazione che viene imposta in alcuni ambienti. Il titolo Giro Nero fa riferimento proprio a questa che potrebbe definirsi una sorta di ‘danza nera’, richiamata nella canzone anche dagli arrangiamenti e dall’inserimento di controvoci che hanno il fine di suggerire ulteriormente il senso di costrizione dato dalla situazione».
Giro Nero è l’unica traccia del progetto nella quale l’artista utilizza la chitarra classica, poiché – pur se arrangiata con uno stile moderno – è caratterizzata da una base flamenca, con la presenza anche di strumenti tipici della tradizione musicale spagnola.
L’uscita segue a quella dei video dei brani: Gennaio, Control Z, Marzo e 1 d’Aprile, tutti pubblicati sul canale YouTube dell’artista.

VIDEOCLIP

Il videoclip del brano Giro Nero, con interpreti Claudio Cirillo e Francesca Pisano, è stato girato da Carlo Mercadante e prodotto da Menzaparola. Il significato del testo della canzone è letteralmente trasposto nelle immagini, dove Claudio appare imprigionato e sottoposto a una serie di torture dalla protagonista femminile del video, la cui figura può essere simbolicamente associata alle insidie del lavoro nero. Viene così rappresentata visivamente la condizione di tutti quegli artisti che per poter svolgere il proprio mestiere di musicisti devono accettare compromessi e costrizioni. Nel complesso, le riprese sono state montate in maniera tale da comunicare caos, disordine e disagio. Non a caso in alcuni punti sono volutamente mosse, per enfatizzare il senso di confusione e di nausea del contesto.

Credits
Autore e Compositore CLAUDIO CIRILLO
Produttore e arrangiatore JACOPO MARIOTTI
Mix e Master NMG RECORDING STUDIO
Video con la partecipazione di FRANCESCA PISANO
Riprese e montaggio video CARLO MERCADANTE per Menzaparola by Isola Tobia Label
Foto di copertina LAURA SBARBORI

BIO CLAUDIO CIRILLO

Cantautore e polistrumentista, Claudio Cirillo ha iniziato la sua carriera dapprima soltanto come musicista, avvicinandosi in un secondo momento anche al canto. È diplomato in Chitarra Acustica Fingerstyle alla Scuola acustica di Roma e ha frequentato il Saint Louis College of Music con indirizzo Jazz, studiando contemporaneamente batteria e pianoforte. Si è inoltre formato al conservatorio di Santa Cecilia (triennio in Chitarra Jazz) e all’accademia Studio 5 di Roma (corso di Canto).
Ha cominciato ad esibirsi dal vivo molto presto e dal 2018 al 2020 ha viaggiato per l’Europa come artista di strada ‘one man band’ girando per Germania, Olanda, Svezia, Inghilterra, Scozia, Repubblica Ceca, Spagna e Portogallo.
Le varie esperienze live e di ascolto – determinante quello dei brani di Fred Buscaglione e del chitarrista Tommy Emmanuel – hanno contribuito a far maturare in lui uno stile caratteristico, che mette insieme canzone e dialogo con l’ascoltatore, in un passaggio sfumato agevolato dall’uso a incastro dei suoni di musica e parole.
Nel 2017 presenta il suo singolo d’esordio Bellezza d’Oriente sul Red Carpet del Festival di Sanremo; con questa canzone si aggiudica nello stesso anno la vittoria nella categoria Cantautori all’Acoustic Guitar Village di Cremona e arriva finalista al contest Primo Maggio Next 2020. Fra gli altri riconoscimenti ottenuti ci sono il terzo posto al Fiuggi Guitar Festival (sezione chitarra acustica) nel 2015 e al Campionato Cantautori 2018/2019 di Roma. È stato invece semifinalista nel 2018 all’Umbria Voice Music Festival e nel 2019 al Premio Bindi e al concorso Non è mica da questi particolari che si giudica un cantautore.
A ottobre 2020 ha pubblicato il suo primo EP Puzzle (autoprodotto), 5 tracce per raccontare le diverse sfaccettature dell’amore con un tono fresco e leggero, sebbene riflessivo e poetico. Il filo conduttore dell’opera, come suggerisce il titolo, è quello delle diversità sotto ogni forma che tuttavia, se messe insieme, possono dare vita a un’unica immagine. Anche il sound di questo lavoro nasce, non a caso, dall’intreccio di sonorità molto differenti tra loro, quali ad esempio il jazz, il pop e la bossa nova.
Nel 2021 è stato invece l’artista scelto di Agricooltour, festival itinerante organizzato da Isola Tobia Label in tutta Italia con l’obiettivo di portare la musica cantautoriale nei luoghi di produttività rurale e di bellezza paesaggistica normalmente non battuti da eventi artistici.
Nel 2022 è uscito il suo album d’esordio 365 (autoprodotto), progetto che attraversa i 12 mesi dell’anno in 12 brani, nei quali il cantautore romano propone la sua personale visione di vicende quotidiane comuni a molti di noi.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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