ELEONORA BORDONARO – Iermanimei

Un docu-visual assolato che ripercorre le tappe della scoperta umana e musicale dei Giudei e San Fratello, in una prospettiva live. Tra l’esibizione pop e il documentario etnografico, il video esplode di vita vissuta tra abbracci, errori, prove, scoramento ed entusiasmo di esseri umani che gradualmente si incontrano intorno ad un desiderio comune.

 “Iermanimei”, il brano ethno-pop della cantautrice siciliana Eleonora Bordonaro, frutto di quindici anni di appassionata ricerca.

Cantato nel dialetto galloitalico di San Fratello (in italiano si può tradurre “Animanimale”), anticipa l’album RODA (Finisterre/Believe) in uscita il prossimo marzo: nove brani dove l’elettronica convive felicemente con alcuni strumenti tradizionali siciliani e con le trombe dei Giudei di San Fratello, quelle ad un solo pistone modello 1884. Intorno al loro “sgrigno” (così i sanfratellani chiamano lo “squillo”), Puccio Castrogiovanni, arrangiatore e coautore delle musiche, ha costruito l’intero mondo sonoro che caratterizza il progetto. I testi originali, sono cantati in questa lingua resistente e rara che vive e si sviluppa esclusivamente in un Comune, in provincia di Messina, ai margini del bosco dei Nebrodi e di fronte alle Isole Eolie, che conta poco più di 3500 abitanti. Si tratta appunto di San Fratello, la greca Apollonia, un borgo di antica colonizzazione normanna in cui secoli fa si sono mescolate popolazioni del Nord Italia. Di questo vuole raccontare Roda, e lo fa a partire dall’idioma utilizzato, appunto il galloitalico di San Fratello, detto anche Lombardo di Sicilia, composto da frammenti di varie parlate dell’Italia settentrionale. Si è formato a partire dall’XI secolo, in seguito all’arrivo nell’isola di soldati e coloni durante la reggenza di Adelasia del Vasto della dinastia Normanna, originaria del Monferrato, in Piemonte.

Ma, come accennato, il cuore pulsante e suonante del progetto Psono i Giudei, figure tipiche della Settimana Santa: musicisti, figuranti, acrobati, disturbatori dei riti sacri. Probabilmente personaggi sopravvissuti ad antiche rappresentazioni sacre, che, durante la passione di Cristo crocifisso, demoniacamente si scatenano; ieratici nei loro preziosissimi costumi, un po’ guerrieri, un po’ fauni, un po’ flagellanti, intonano con le loro trombe melodie militari, ballabili e marce.

RODA è stato realizzato con il contributo di NUOVOIMAIE.

Il brano IERMANIMEI, il cui testo è una poesia di Biagio Guerrera, tradotta dalla poetessa sanfratellana Benedetta Mondello, nasce da un incontro notturno con un cavallo bianco proprio nel bosco di San Fratello. 

La vicinanza con il bosco – spiega la cantautrice – l’identificazione dei sanfratellani con gli elementi della natura, la prossimità con gli animali selvaggi, sono ben rappresentate dall’incorporazione nel costume dei Giudei di code di cavallo e di volpe e scarpe di pelle. Sono fauni, cavalieri, che hanno familiarità con l’allevamento di animali, soprattutto i cavalli della razza autoctona sanfratellana. Vivono il bosco come estensione della propria abitazione, se ne sentono partecipi, comproprietari e guardiani.

Una leggenda narra che, per decreto, il bosco di San Fratello appartiene ai bambini del paese; un modo poetico ed efficace di promuoverne la conservazione a favore delle generazioni future”.

IL VIDEO

I Giudei sono anche i protagonisti della clip, un docu-visual assolato che ripercorre le tappe della scoperta umana e musicale dei Giudei e San Fratello, in una prospettiva live. Tra l’esibizione pop e il documentario etnografico, il video esplode di vita vissuta tra abbracci, errori, prove, scoramento ed entusiasmo di esseri umani che gradualmente si incontrano intorno ad un desiderio comune.

Girato in vari passaggi tra il 2022 e l’estate del 2023, il video si compone di tre elementi: il racconto delle prove e dei concerti che hanno anticipato la costruzione dell’album Roda, che si apre appunto con il brano Iermanimei; la festa e i Giudei nei giorni della Settimana Santa; un playback dal sapore glam. 

Elementi eterogenei elettricamente giustapposti con la velocità dei ricordi. Un’esplosione di ritmo, tra i colori e le trombe squillanti dei Giudei.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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