ENGLISH BREAKFAST – On the road

 

“Alla nostra età non pensiamo certo di poter stravolgere sessant’anni di pop e di rock, le nostre sono solo canzoni, niente più niente meno”. Così Roberto Peciola, chitarrista e cantante della band romana The English Breakfast, nonché da quasi trent’anni critico musicale del Manifesto, presenta Control, il loro secondo album, che esce sulle piattaforme digitali il 18 gennaio 2021, preceduto dal singolo Farewell, in uscita il 16 dicembre 2020. Dodici canzoni autografe, più una cover destrutturata di un classico synth pop degli anni Ottanta, You Spin Me Round dei Dead or Alive, che raccolgono quanto i tre hanno ascoltato nella loro vita, dai Beatles ai Pink Floyd fino ai Tool, con tutto quello che c’è in mezzo. Dodici brani in cui il tema principale è, come si evince dal titolo dell’album, il riappropriarsi di sé stessi, ricercare il controllo della propria vita che ormai sembra delegato a entità ignote e virtuali. Non mancano poi spunti di vita vissuta e autobiografici come in Sun in the Bush, dalle sonorità wave che si fondono con un ritornello molto Sixties, o A Perfect Thrill, dal sapore stoner e psichedelico. Per questo secondo disco la band si è avvalsa, oltre che del nuovo entrato Marco Polizzi (basso e produzione artistica), di alcuni amici di vecchia data come Claudio Prosperini, chitarrista storico degli Stradaperta e Antonello Venditti, con la sua inconfondibile chitarra in due brani, Giorgio Pellegrini che con le sue tastiere ha garantito un salto in avanti dal punto di vista dei suoni, le backing vocal di Elena Maritano e Stefano Crippa, Marcello Cornacchia alla tromba in Sun in the Bush e, buon ultimo, Fabio Rossi, ex bassista del trio che oltre ad aver partecipato alla stesura dei brani stessi, ha suonato e cantato in tre tracce.

 

BIO

The English Breakfast sono un trio rock di Roma. Nascono nel 2014 dall’idea di Roberto Peciola, critico musicale de Il Manifesto/Alias nonché membro della formazione psych-pop Fading Memories, di creare un progetto parallelo con il suo amico di vecchia data Marco Cingottini, già batterista degli stessi Fading Memories. Dopo alcuni mesi passati in sala prove come duo entra in formazione il bassista Fabio Rossi e il trio comincia a creare nuovi brani, con uno sguardo all’hard rock e alla psichedelia anni Settanta. Nel 2016 è pronto il primo album, che prende semplicemente il nome della band, e inizia l’attività live. A maggio 2018, mentre si apprestano a lavorare sul nuovo disco, Fabio lascia per problemi personali e viene rimpiazzato dal bassista degli Stage of Reality Marco Polizzi, già coinvolto come tecnico del suono per il primo lavoro e che indossa anche le vesti di produttore artistico di Control, il secondo album, realizzato presso lo Zoo Symphony Studio di Roma, con la collaborazione di Marco Vannozzi. Al disco, che allarga lo spettro sonoro, partecipano alcuni amici della band, dallo stesso Fabio Rossi, al basso nel brano che chiude il disco, a Claudio Prosperini, chitarrista degli Stradaperta (Antonello Venditti) e degli stessi Fading Memories, da Marcello Cornacchia alla tromba a Elena Maritano e Stefano Crippa ai cori fino alla fondamentale presenza di Giorgio Pellegrini (anche lui come Stefano Crippa con i Fading Memories) alle tastiere. Il disco, che sarà distribuito in digitale da Goodfellas, è in uscita a gennaio 2021 e sarà preceduto dal primo singolo, Farewell

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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