FREAK SHOW – Stand Up

“Stand Up”, il nuovo singolo dei Freak Show.

Il brano nasce sull’onda emotiva delle manifestazioni di piazza diffuse in tutto il mondo tra il 2018 e 2019 per la salvaguardia del pianeta. E’ un pezzo arrabbiato, amaramente ironico e, purtroppo, molto realista.

Spiega l’artista a proposito del brano: “Stand Up è il nostro manifesto ecologista: il pianeta sta soffrendo e l’invito ad alzarsi (“stand up”) è rivolto soprattutto ai più giovani perché prendano coscienza, si ribellino e indichino con chiarezza i responsabili del disastro ambientale e climatico. Perché se una speranza esiste non può che sorgere intorno alle nuove generazioni.“

Il videoclip si apre con una chitarra funk, un ritmo incalzante ed un nero scenico che fanno da cornice ad una voce decisa, scaraventando sull’ascoltatore tutto il peso di ogni singola parola del testo. La telecamera fluttua e rimbalza tra i musicisti che si confondono con lo sfondo. È il senso di urgenza a regnare sovrano, scandito dall’incessante ritmo e incarnato dai movimenti di camera rapidi, a tratti nevrotici, con effetti che proiettano su tutto il sinistro sentore di un pericolo ormai imminente. Il messaggio: reagire, prima che sia troppo tardi.

 

Biografia

I Freak Show nascono nel settembre 2015. Fin da subito, senza esitazione, il gruppo si dedica alla composizione di pezzi originali e, nel giro di pochi mesi, mette insieme un repertorio piuttosto ampio. Il loro sound è influenzato dal funk degli anni ’70 e ‘80, senza perdere di vista il lato pop, che è un aspetto importante delle loro composizioni. La band è attualmente formata da Max “Wonder” Pari (basso), Rossana Pedullà (voce), Eros Lolli (drum), Andrea Lodi (keybs) e Mattia Pirone (guitar) ma questo è il nucleo attorno al quale orbitano tanti altri amici musicisti poiché essi credono che lo scambio e la collaborazione tra artisti e i generi sia l’unica strada per produrre qualcosa di originale.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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