GUIDO SEREGNI – Che pena

CHE PENA”, il nuovo singolo di GUIDO SEREGNI.

Che pena”, musicalmente fresco e orecchiabile, in un’inedita sonorità per l’autore Guido Seregni, è un mix di pop elettronica e rock che, nella scrittura, riprende il filo del discorso e la vena da canzonatore di “Non fa niente”. Il brano, a metà tra lo slogan e la constatazione, è una fotografia della realtà contemporanea, scritta pre-Covid. Il testo è ricco di giochi di parole e modi di dire rivisitati ispirati dallo spettacolo di Alessandro Bergonzoni “Il male minore è diventato maggiorenne”, frase citatata all’interno della canzone stessa.

Spiega l’artista a proposito del brano: «L’intero concept del brano può essere riassunto con il titolo-citazione dello spettacolo di Alessandro Bergonzoni, “E il male minore è diventato maggiorenne”. È proprio ad esso e al lavoro teatrale di questo artista multidisciplinare che mi sono ispirato per la scrittura di questo testo».

Il lyric video di “Che pena” non si limita a snocciolare le parole con una grafica accattivante, ma prova a creare volutamente un contrasto cupo con la musica per dare ancora più forza al testo.

 

Biografia

Guido Seregni è un cantautore atipico dalla provincia di Monza e Brianza che ama definirsi un “canzonatore”. Nei suoi brani confluiscono diverse influenze musicali, tra le principali troviamo rock, pop e musica cantautorale. I suoi precedenti lavori sono “Voglio rinascere all’incontrario”, incentrato sul tema del tempo, e “Non fa niente”, una raccolta di riflessioni ironiche e feroci sulla società che si alterna a spunti più intensi e riflessivi.

A novembre 2021 esce il nuovo singolo “Che pena”, il primo di una serie di nuovi brani che verrano rilasciati tra il 2021 e il 2022 e che fanno parte del nuovo progetto musicale di canzoni “istantaneee” del canzonatore. Il brano segna il ritorno di Guido dopo un lungo periodo personale travagliato e riprende il discorso di “Non fa niente”.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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