MATTEO GUARNACCIA – Mala Moda

Un interessante saggio di Matteo Guarnaccia, artista e storico del costume, luminare dell’osservazione dei cambiamenti stilistici e sociali da 60 anni a questa parte, corredato da ben 70 tavole da lui disegnate e commentate, sull’influenza che la malavita ha ha avuto sull’estetica e sulla moda.

Si va dai banditi ai briganti, dai pachucos ai guappi, arrivando alle forme più attuali.
“Essere o sembrare loschi rappresenta la nuova idea di coolness, tra teste rasate, esibizione di tatuaggi da colonia penale, tutine da arresti domiciliari, sneakers senza calze, cani aggressivi usati come accessorio”.

La premessa riassume bene il concetto:
Il bad boy, l’eroe negativo, temuto e rispettato, seguito nelle sue fortune e nelle sue disgrazie, gioca un ruolo centrale nella storia dell’entertainment…il crimine é una cosa seria e quanto più é pericoloso per la società, tanto più nutre le vertigini e gli appetiti di scrittori, attori, musicisti che si adoperano per farlo diventare spettacolo, accorciando la distanza tra strada e palcoscenico, tra luogo del delitto e luogo dell’intrattenimento e viceversa.

Allo stesso modo, soprattutto in una società come quella contemporanea dove l’apparenza é ben più importante della sostanza:
“Sembrare un duro e recitarne il ruolo è già una parte della soluzione. L’importante, più che essere rudi o piantagrane, é sembrare tali”…”gli abiti sono armi d’offesa tese a sottolineare il culto della virilità a dimostrare un senso di impazienza e fastidio vero il prossimo, come trofei di caccia che rimandano a vite spericolate”.

Un lavoro particolarmente adatto soprattutto per chi ama approfondire la conoscenza di tutto ciò che gravita intorno al concetto di sottoculture.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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