MIKELESS – Castigo

Castigo è una canzone agrodolce che descrive gli alti e bassi dell’amore per quella che si considera la propria anima gemella, la propria compagna di vita, conducendo ad un disegno finale del sentimento giocato sempre su di una ambivalenza emozionale.

 Mikeless è un artista di strada, un one man band capace con la propria voce, una chitarra e una Loopstation, di arrangiare live qualsiasi brano.

“Il Maniaco” è il primo album solista di Mikeless, al secolo Michael Fortunati.

Un disco completamente acustico che mette in risalto sia le sue qualità vocali che di ottimo strumentista e one man band. L’unica traccia arrangiata con altri strumentisti è “Funky Blues”.

Beatbox e loopstation insieme a chitarra e voci sono le sue caratteristiche principali.

Un album ricco di colori ed emozioni, raffinato, ma diretto.

Un susseguirsi di riflessioni e pensieri spesso autobiografici, ma più genericamente un disco in cui traspare, canzone dopo canzone, l’ironia, ma anche la sensibilità di Mikeless verso le proprie esperienze, verso il mondo e la quotidianità.

 ““Il Maniaco” è un bellissimo lavoro di grande pop italiano che vira con stile verso colori funky e tonalità letterarie – oserei dire – sociali. Ascoltarlo è stata una vera scoperta.”  Marco Vittoria – Vento Nuovo

“Lui è Mikeless, nome d’arte di Micheal Fortunati che dall’arte di strada costruisce un potenziale capace di stare in equilibrio senza altri appigli” Rockambula

“Il suo è un pop d’autore davvero interessante, ricco di ispirazione e di belle melodie. Ma la vera arma vincente che ci ha colpiti è proprio ascoltare questo disco e non sentir la mancanza di niente. Abbiamo tutto quello che ci serve: dinamica, gusto, arrangiamento, pathos, sex appeal e quel guizzo che ogni tanto serve a smuovere le attenzioni.” Blog della Musica

“E Mikeless in questo suo “Il Maniaco” non sbaglia un colpo. Un bel pop italiano molto più seducente e dinamico di tante produzioni pettinate di mille ritrovati della tecnica.” Marco Vigliani – Sound Contest

“Un bel pop italiano alla one man band in cui la chitarra e la voce sono in equilibrio perfetto con contributi esterni campionati a dovere.” Luca Marsi – Free Sound Magazine

“Tutti brani che nella loro minimale fattura restano in piedi meravigliosamente come giocare tra dinamiche e scenari.”

Paolo Mosca – Fullsong.

“C’è poco da dire e molto da ascoltare. Un andamento dal retrogusto Blues & Soul nella voce come nella scrittura.” Red – Sound36

“Il “Senza Mike” suona e arrangia tutto da solo armato di chitarra, un disco di pop leggero italiano, molto intelligente e attento ai compromessi tra pubblico popolare e intenditore del settore.” Angelo Rattenni – ExitWell

“ Un one man band capace di proporre con gusto un cantautorato attuale e moderno, mai scontato e a tratti ricercato”. Indie Per Cui

“Torna il pop leggero, quello melodico, quello da cultura italiana, quello raffinato. Torna quel sapore d’autore che arricchisce lo spirito e l’emozione.” LoudVision.

“(…)è un bellissimo pop leggero italiano minimalista, siamo di fronte ad un bel disco di musica italiana, una bella voce intonata, una bellissima chitarra, in fondo è la vera protagonista.” Paolo Polidoro – Musicalnews

“Un disco ironico ma dal quale traspare sensibilità e talento; nel quale l’artista esprime le sue potenzialità mettendo in rilievo lo stile musicale che lo distingue.” Quadriproject

“Poesia, rabbia, filosofia ed ironia sono i colori essenziali che sono stati utilizzati per dipingere questa opera prima di Mikeless per un album, essenzialmente acustico, che terrà incollato l’ascoltatore.” Vanni Versini – Onda Musicale

“Con Mikeless scende il campo l’arte di arrangiarsi sicuramente ma anche l’arte di saper bene come fare il mestiere.”

Protosound Polyproject – Deapress

Un album eclettico e, se si vuole, sperimentale nella scelta di portare su CD l’essenzialità di uno spettacolo di strada fatto di voci, chitarra acustica e beatbox, in nome del loop”. Colori Vivaci Magazine

 

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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