MOODS – Chemical lover

Sul canale Youtube della band salentina, che si muove tra pop rock ed elettronica, il nuovo videoclip firmato da Guglielmo Bianchi. Nella scrittura e nell’esecuzione del brano la band è affiancata dal cantautore e musicista Carmine Tundo.

Nuovo singolo e video per i Moods, band salentina che si muove tra pop rock ed elettronica. “Chemical Lover” è un brano estratto da “Wailing”, album di esordio uscito qualche mese fa. Una traccia decisamente più elettronica rispetto ai precedenti singoli, con sonorità che passano dallo step alla techno in un viaggio sonoro cupo ma che sa far incantare e ballare. Nella scrittura e nell’esecuzione del brano la band – composta da Stefano Scuro (voce/chitarra). Errico Carcagni Ruspa (synth, tastiere, programmazioni), Antonio De Marianis Dema (batteria, drum programming) e Dario Ancona (basso) – è affiancata dal cantautore e musicista Carmine Tundo (La Municipàl, Nu-Shu e altri progetti).

 Il testo è una visione alterata e “chimica” del concetto di amore inteso come fusione di sensazione istinto ma che viene anche visto nelle connotazioni più contorte, fino alle soglie dell’ossessione. Il video, girato in una Berlino suggestiva e straniante dal regista Guglielmo Bianchi, già autore di altri due videoclip dei Moods, è interpretato da Maria Chiara Provenzano e dal bassista della band Dario Ancona. Sapore decisamente più nordeuropeo e sceneggiatura più osata e spregiudicata rispetto a quanto proposto dalla band in precedenza, con un epilogo tutto da scoprire. Il video è online sul canale Youtube della band e sul sito www.moodsmusic.it realizzato dal salentino Totò De Lorenzis per Progetty Studio che ha conquistato alcuni premi internazionali. I Moods tornano anche dal vivo con vari appuntamenti in giro per il Salento che culmineranno con l’apertura ai Prodigy il prossimo 16 agosto al Parco Gondar di Gallipoli, ad un anno dal palco del RockinRoma la band ha aperto il live dei Chemical Brothers.

«L’idea di partenza del videoclip è quella di sovvertire la visione tradizionale per cui amore e attrazione vengono intesi come frutto di una carica istintiva naturale, che prescinde dalla razionalità», sottolinea il regista Guglielmo Bianchi. «Nel videoclip è la cerebralità che alimenta la chimica dell’amore, innescando un gioco di sottile perversione che trasforma l’intesa amorosa in un artefatto. La scelta di ambientare la storia a Berlino è un omaggio alla tradizione musicale a cui la band si rifà. Dal punto di vista visivo, si è cercato volutamente lo stridore tra il beat elettronico, ballabile del brano e l’atmosfera metallica, orwelliana tipica della vecchia DDR, evocata peraltro dal rosso del playback e dal lettering delle scritte e dei titoli di coda».

I Moods fondono in modo originale il pop rock e le sonorità electro, l’impatto scenico live alle sonorità da club, fino alla drum’n’bass, al dubstep ed alla techno. I Moods nascono dalla mente e dalle mani di musicisti salentini già attivi e noti sulla scena: Stefano Scuro alla voce ed alla chitarra (già frontman dei Logo), Antonio “Dema” De Marianis alla batteria (già Steela, Bundamove, Africa Unite, Roy Paci & Aretuska), Errico “Ruspa” Carcagni ai synth ed alle programmazioni elettroniche (già Steela, Boomdabash, Almamegretta ), Dario Ancona al basso (Misteri del Sonno). La band si afferma subito come uno dei progetti salentini più richiesti e nel 2011 lancia la cover di “So Much Trouble In The World”, grande successo di Bob Marley rivisitato in chiave del tutto personale, in tipico stile-Moods. Nell’estate 2013 arriva il primo singolo inedito “Pump Rock” che riscuote subito un ottimo riscontro dal pubblico e inizia a delineare lo stile della band. Il secondo singolo lanciato é “Take My Love” ed è un esperimento dalle contaminazioni “house”. L’estate 2014 porta grosse novità in casa Moods: il nuovo singolo “Sunlight” gode di un grande riscontro da parte del pubblico e non solo. I Moods vincono il contest nazionale del Postepay Rock In Roma, dopo una prima fase sul web in cui i fans hanno votato la band per le selezioni live. I Moods si esbiscono con successo prima dei live di Editors e Franz Ferdinand sul palco del constest all’Ippodromo delle Capannelle e si aggiudicano la vittoria del contest. Questo gli ha permesso di salire lo scorso 2 luglio sul main stage del festival (tra i più importanti d’Europa) ed aprire il live set dei Chemical Brothers. Tra gli altri appuntamenti importanti, i Moods hanno avuto modo di essere opening act dei Subsonica in una data del tour estivo 2015. La dimensione live è uno dei punti forti della band, il cui spettacolo è ricco di impatto, coinvolgimento ed esperienza. Nel corso di questi anni i Moods hanno consolidato i loro live non solo nel Salento ma anche nei club e Festival in giro per l’Italia, con qualche incursione all’estero (le esibizioni al Rotunda Kultury Club di Cracovia in Polonia sono documentate in un video). Nel giugno del 2015 i Moods pubblicano un nuovo singolo “B-come” che fa da apripista al primo album di inediti, intitolato “Wailing” uscito il 27 novembre 2015 in formato digitale per Pirames International. Il riscontro del pubblico è immediato e l’album arriva al primo posto nella Chart Elettronica di I-Tunes e al 36° posto nella classifica generale italiana. “Wailing” è stato auto-prodotto interamente e il mastering è stato realizzato da Giovanni Versari, lo stesso sound engineer scelto dai Muse per “Drones”.

Guglielmo Bianchi (www.guglielmobianchi.it), filmmaker classe 1978, nasce professionalmente studiando montaggio cinematografico presso la Cineteca di Bologna. Ha lavorato su vari set, specializzandosi nella ripresa digitale come operatore e direttore della fotografia. Ha infine approfondito le tecniche di scrittura e di regia per il cinema e l’audiovisivo. Dal 2016 è responsabile di Cerebros Film – produzioni audiovisive indipendenti.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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