PIPISTRANI – La mia libertà Feat. Pino Pepsee

Tornano i Pipistrani con La mia libertà, brano reggae che ben rappresenta la totale indipendenza del gruppo insubrico che questa volta esce completamente autoprodotto, senza etichetta né editore ma supportato da Erimos Connection di Stabio, associazione che non divulga solo musica ma cultura in generale.

La mia libertà è frutto della collaborazione e dell’amicizia tra Riccardo Pellegrini e Ivan Griggio in arte Vaniggio, che raccoglie gli umori della voce dei Pipistrani scrivendo il testo, suonando il basso e apparendo nei cori. La musica è di Pippo Mortillaro, chitarrista e autore storico di quasi tutto il repertorio dei Pipistrani.

Questo è il primo di una serie di singoli che andranno a completare l’album raccolta che uscirà in versione vinile nel 2022 per celebrare i trent’anni del gruppo. In La mia libertà c’è lo zampino di tanta gente partire da Mauro Zinzi, che torna tanti anni dopo essere stato protagonista insieme a Riccardo Pellegrini dei primi passi e del primo disco “Mi Sale…”, dove c’è la storica “Radio Reggae” con la quale nel 1994 i Pipistrani parteciparono alle fasi finali di “Una voce per Sanremo” arrivando alle porte del festival. C’è l’arrangiamento dei fiati di Andrea Zinzi dei Make Plain, impreziosito dalle trombe di Juanito Munguia e dalla batteria di Roberto Panzeri, batterista dei celebri Vad Vuc. Per completare la lunga lista degli amici presenti in questo singolo da segnalare il featuring di Pino Pepsee, artista pugliese e voce della Chop Chop Band, che appare nell’intro del brano e, ultimo ma non ultimo, c’è anche lo zampino di Aki Chindamo che dal suo prestigioso “Auditoria Records” suona l’Hammond e mixa il brano.

A distanza di 9 anni dalle ultime apparizioni, i Pipistrani torneranno dal vivo con una serie di live che non saranno dei classici concerti ma eventi-feste diversi fra loro che coinvolgeranno vari amici come Rossella Bellinelli, già presente nei cori di questo brano.

Primo appuntamento a Chiasso il 31 luglio in Piazza Indipendenza. Neanche a farlo apposta.

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Ad accompagnare questo singolo c’è anche un video realizzato da Masha Melocchi dove il gruppo prende in giro sé stesso, apparendo all’inizio con un look piuttosto “tirato” e sostituendosi poi con una tenuta più trasandata, libera e reggae.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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