NIIA – Not up for discussion

Not up for Discussion” di Niia con  la partecipazione di Laura Lee dei Khruangbin.
Questo primo singolo, estratto dal suo nuovo EP di prossima uscita, è per la cantautrice italo-americana quasi un promemoria che recita “ricordati di fare sempre ciò che desideri”.
A volte la vita può diventare così travolgente e schiacciante che finiamo per crearci delle false realtà o dei mantra che crediamo ci possano aiutare a farcela, a resistere.
Se per esempio continuo a ripetere a me stessa che niente importa, magari non continuerò a preoccuparmi troppo. Se niente ha importanza, non posso fallire. Ma in verità queste parole sono solo un modo per convincere me stessa quando ho troppa paura di tentare, di impegnarmi, di darmi più da fare, di provare il dolore e le gioie della vita” spiega.
Niia ammette anche di provare tanta confusione nell’affrontare varie situazioni della vita che la portano a fronteggiare tutte le proprie contraddizioni e ipocrisie. La domanda è: come andare avanti quando invece tutto ciò che vorresti fare è mollare?
Di “Not up for Discussion” è stato fatto anche un video – diretto dalla stessa Niia – che ci mostra la sua versione di “luogo sicuro”, sia nella vera realtà che nella falsa realtà della cantautrice.
Nella vera realtà mi sento al sicuro insieme ai miei amici creativi che fanno le loro cose, circondata da piante e musica. Nella mia falsa realtà invece c’è molto più isolamento.”
Nella maggior parte del video infatti la telecamera segue Niia, in casa, con amici artisti che suonano e passano semplicemente il proprio tempo insieme. Si conclude poi con la protagonista in un’ambientazione surreale, in cima ad un’enorme colonna eretta in mezzo all’oceano, completamente sola ed isolata dal mondo.
A volte diventa impossibile individuare quale sia la realtà “giusta”.
La canzone vuole essere anche una riflessione sul concetto di tempo: “il tempo è ciò che desideriamo sopra ogni cosa, eppure è anche ciò che usiamo peggio”.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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