PAOLO SAPORITI – L’autobomba feat GnuQuartet

“L’autobomba” è il quarto estratto di Paolo Saporiti con il feautiring di GnuQuartet, contenuto nell’ultimo album del cantautore milanese ‘La mia falsa identità’ pubblicato dall’etichetta OrangeHomeRecords. 


“L’autobomba” è una metafora multiforme, testuale e sonora, con gli arpeggi cadenzanti della chitarra e gli archi delloGnuQuartetmalinconici ed inquieti a tracciare un cammino di amore e odio, di sacrificio umano, di fatica per compiere un lavoro come quello del cantautore; a spezzare questa tormentata esplosione interiore, l’apertura sognante del bridge che risveglia il suo protagonista dal torpore musicale di oggi, perchè l’arte non muore mai. 

Il brano, prodotto da Raffaele Abbate e distribuito da Believe Music Italia, è accompagnato da un videoclip realizzato con il montaggio di Daniele Canavese e il foley di Raffaele Abbate, destrutturando i precedenti videoclip del disco, realizzati da Marta Reina, Davide Saporiti, Sans Film (Gabriele Ottino, Paolo Bertino e Sharon Ritossa) e Federico Iris Osmo Tinelli.

“L’autobomba parla di amore, di odio, a fronte di tutta la fatica fatta per portare avanti una vita, un amore, un lavoro come il mio. Portare avanti la musica, o un affetto importante oggigiorno, è oltremodo complicato: vincono i soldi e gli interessi, su tutto. L’arte invece nasce dalla solitudine e va condivisa, non nasce dai soldi ma da un bisogno, da un fuoco interiore”, afferma Paolo Saporiti.


E’ così che l’autore-protagonista si riduce a dare alle fiamme le sue opere e a pensare di mettere fine a se stesso. Ma è proprio qui che l’artista risorge sempre e più forte di prima, appoggiandosi al passato in una sorta di reversione, guardando ai maestri che hanno lasciato un segno ed indicato la via per rigenerare nuova arte, nuova musica e non mero citazionismo sterile.


CREDITI


Montaggio di Daniele Canavese.
Foley di Raffaele Abbate.


Chitarra e  voce di Paolo Saporiti.
Violini Roberto Izzo.
Viola Raffaele Rebaudengo.
Violoncello Stefano Cabrera.
Elettronica di Raffaele Abbate.
Arrangiamento per quartetto d’archi di Stefano Cabrera.
Prodotto da Raffaele Abbate e Paolo Saporiti.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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