RADIO SABIR – Ci voli tempu

“Ci voli tempu”, brano estratto da “Cunti e Mavarii pi megghiu campari” (Dcave Records) il nuovo album del collettivo siciliano RadioSabir (ex Niggaradio): “il tempo è come sabbia che ci scappa fra le mani e non torna indietro, non sappiamo quanto ce ne rimane e non possiamo sprecarlo perché ci vuole tempo per fare… tutto”.

Il video “Ci voli tempu” intende mettere in pratica – raccontano i registi Luigi Patti e Gianpiero Vincenzo – in ambito musicale gli sviluppi della moderna cinematografia, per quanto nella forma più semplice possibile. La linea narrativa tende sempre più a sdoppiarsi e a riflettersi nelle differenti prospettive dei diversi mondi possibili. In tal modo suoni e immagini dei brani musicali si aprono a diversi livelli simbolici di significato rendendo più coinvolgente l’ascolto e la visione”. La produzione audiovisiva per Digital Noises è di White Garage Film Production, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catania.

Il disco, uscito il 24 marzo  (ASCOLTA ALBUM) è composto da undici brani in siciliano che “cantano blues, anche se non lo sembrano, ma lo sono e anche più di altri, sono blues del terzo millennio”, che gravitano intorno al Mediterraneo, ma attingono a tutto, dall’elettronica futuristica ad antichi ritmi, cori, rumori ancestrali, amalgamando tutto in un solo suono.

I brani di questo album racconta la bandprovano a parlare sia alla testa che a tutto ciò che sta sotto la cintura. Raccontiamo di grandi storie e di piccole magie e per farlo soprattutto, usiamo la nostra lingua, non ad omaggiare tradizioni passate ma a farle rivivere oggi, con i modi anche brutali di oggi, con la voce della nostra gente, che certo conosce la lingua com’era, ma la coniuga al presente, nel presente dell’Isola, modellando parole e suoni e incrociandole con altre lingue… andiamo dal Simeto al Mississippi, nei sud del mondo per farci capire. D’altronde noi siamo RadioSabir e il Sabir è una lingua franca, una lingua per chi vuole comunicare”.

Questa la tracklist Na buttigghia i vinu, ‘U ferru, Voodoo Med, Ci voli tempu, Ma ‘cchi fai (Ayaya), ‘U munnu sta canciannu, ‘A rivoluzioni un si fa chi social, Iarrusa, 10600 iorna, E resta ‘cca, Seggia sghemba.

Il collettivo, formato da Daniele Grasso (chitarre, basso elettrico, synth bass, sintetizzatori, voce e cori, suoni e rumori), Peppe Scalia (batteria, percussioni, cori), Umberto Arcidiacono (percussioni, fisarmonica, marranzano, cori), Elisa Milazzo (voce del brano e percussioni), Maurizio Musumeci (rap), Chiara Dimauro (voce) racconta anche il motivo che ha portato al cambio del nome da Niggaradio a RadioSabir:Noi siamo ora RadioSabir, ma il nostro nome era NiggaRadio e ne eravamo orgogliosi, noi siciliani, “Nigga” d’Europa. Ma sono tempi strani questi e a volte l’involucro sembra più forte della sostanza e quel nome urtava, feriva diverse sensibilità, cosa che non volevamo. Decidiamo quindi di lasciare cadere il nome che ci ha accompagnato e rappresentato in questi anni e di diventare RadioSabir.

Il disco è stato registrato e mixato da Daniele Grasso, che si è occupato anche della produzione artistica, testi e musica (eccetto “E resta ‘cca” d. grasso/m. musumeci), per Dcave Records a The Cave Studio di Catania. Il mastering è a cura di Eleven mastering. I testi rap in Na buttughia i vinu, U munnu sta cangiannu sono di Maurizio Musumeci. La voce in “Iarrusa” e in ‘Na buttighia i vinu è di Vanessa Pappalardo. Al disco ha collaborato Cesare Basile con lo ngoni in ‘U ferru, ‘U munnu sta cangiannu e con la chitarra tenore in Seggia sghemba e ‘A rivoluzioni un si fa chi social. Lallazione in Voodoo med è di Gianmarco Scalia. Cori: Alessandra Rizzo, Paola Innao, Alex Lionti, Gaetano Di Bartolo, Giusi Sambataro, Sonia Pitiddu. Prodotto da: Dcave records, Peppe Scalia e Daniele Grasso.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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