STEFANO ATTUARIO – Arcobaleni in bianco e nero

Il nuovo videoclip del singolo “Arcobaleni in bianco e nero”, diretto da Lory Muratti, racconta con note struggenti ma piene di forza le illusioni che riempiono il quotidiano. 

Stefano Attuario rende partecipe lo spettatore con scene che prendono vita fuori e dentro le mura domestiche, luoghi in cui spesso è difficile vedere la realtà per com’è veramente.

Il titolo del brano invita ad abbandonare l’osservazione delle cose sotto la lente del colore, che spesso offusca la vista, non permettendo di vedere le cose con chiarezza. Il singolo, come trasmesso dal videoclip, è un’esortazione ad osservare il mondo come fosse una fotografia in bianco e nero.

Il bianco e il nero permettono di distinguere nitidamente l’essenza dei soggetti che ci circondano, ciò consente di percepire la realtà con la giusta sensibilità senza perdersi nel caos attorno.

Il mondo del videoclip narra le distrazioni che il quotidiano trascina con sé a fronte delle difficoltà di tutti i giorni. Spesso viene naturale anestetizzare le insoddisfazioni con la promessa del prossimo Natale o magari guardando la televisione. Sono proprio queste le “cortesi bugie” a cui fa riferimento l’artista all’interno del suo brano. Bugie che, come i colori, coprono la vera essenza di una persona, di un fatto o un semplice gesto. 

La presa di coscienza di questa condizione spinge inesorabilmente a chiudersi in sé stessi, arrivando a credere che la propria essenza sia solo una croce senza voce. Un peso che non trova sollievo negli attuali schemi sociali.

La produzione di Max Zanotti, attraverso gli arrangiamenti crudi e decisi della chitarra, permette di riscoprire una nuova forza rigeneratrice che promana dagli accordi scelti. La canzone è l’antidoto e la ribellione alla quotidiana anestesia sociale, la quale non permette di dar sfogo alla più profonda voce interiore.

Il singolo è estratto dall’album “Nemesi” pubblicato da Terzo Millennio Records.

Da sempre appassionato di musica, Stefano Attuario, ha iniziato a suonare la chitarra da autodidatta, sviluppando nel tempo una profonda connessione con il mondo della musica e delle arti.

La sua passione per la lettura, soprattutto di libri biografici legati a figure musicali, ha contribuito a plasmare la sua sensibilità artistica, con particolare ispirazione da autori come Charles Bukowski. La lettura costante di biografie e romanzi ha alimentato il suo percorso creativo di scrittura, portandolo a pubblicare due romanzi, “Beautiful Day” e “Leggero il peso dell’amore”. La sua vena poetica lo ha anche condotto a partecipare e vincere concorsi dedicati alla poesia, come nel caso di “Morte Amica”, una poesia dedicata a David Bowie pochi giorni dopo la sua scomparsa.

Oltre alla sua attività letteraria, Stefano Attuario ha avuto esperienze significative nel campo musicale, collaborando con altri artisti e ottenendo apprezzamenti in eventi e palcoscenici di rilievo. La sua presenza nel mondo della radio si è concretizzata con la conduzione del programma “BlackOut” su GBJ International, una web radio.

A giugno 2023, Stefano Attuario ha inaugurato la sua carriera da solista con il singolo “Un Demone La Mia Morale”, il cui impatto è stato notevole, anche grazie alla copertina tratta da un quadro del pittoreFabio Pigato, conosciuto come “Red Eyed Panda”. Nel settembre dello stesso anno, è uscito “Liberi Respiri”, scritto in collaborazione con Ray Heffernan. Entrambi i singoli sono stati accompagnati da videoclip, con la regia affidata al poliedrico artista Lory Muratti.

Stefano Attuario continua a esplorare il suo universo creativo, con la musica e la scrittura che si intrecciano per offrire al pubblico un’esperienza artistica unica e coinvolgente, in linea con il suo  primo album “Nemesi” uscito a febbraio 2024.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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