SUD SOUND SYSTEM – Souljazz

Pionieri in Italia del raggamuffin e del dancehall style, sin dal loro esordio discografico nel 1991, i Sud Sound System irrompono sulla scena musicale con il loro sound reggae mixato a testi impegnati cantati in dialetto salentino, che li ha resi unici nel loro genere e li ha portati a collaborare, negli anni, con i principali esponenti della scena internazionale, da The Wailers a Macka B, Mad Professor, Linton Kwesi Johnson, Asher D e molti altri.

In trent’anni di carriera hanno pubblicato nove album in studio, vinto una Targa Tenco come Miglior Album in Dialetto (2003 per l’album “Lontano”) e collezionato diverse collaborazioni cinematografiche, tra cui quelle con i registi Renato De Maria e Cristina Comencini, che li ha voluti sul set di “Liberate i Pesci” (2000) dove interpretano loro stessi.

 

In “Soul Jazz” la Musica è celebrata come filosofia della propria esistenza, come parte di se stessi, indivisibile e indistruttibile, sempre senza confini né preclusioni. Perché la musica non può dividere. Lo „System, che già all’inizio della loro carriera riuscirono ad unire tutte le realtà musicali italiane e salentine; basti pensare ad “Afro Ragga Taranta Jazz”, brano del 1996, cantato su un beat Ragga-HipHop.

 

La band afferma: “SOUL JAZZ è un invito a condividere qualsiasi vibrazione e ad aprire la mente a tutti gli stili che, seppur eseguiti con suoni, tempi, strumenti diversi e in luoghi lontani, sono sempre MUSICA, capace di unire popoli, cantare inni rivoluzionari, ispirare gli innamorati e farci sperare a giorni migliori.”

 

“Positiva contaminazione / Ca unisce le nazioni / Aldilà delle posizioni / La gente se misca cu li suoni / Comu nu documentu / Ca te dice te du ieni” (Positiva contaminazione / che unisce le nazioni / Aldilà delle posizioni / La gente si mescola con i suoni / Come un documento / Che ti dice da dove vieni)

 

I Sud Sound System in Soul Jazz hanno cantato su una base musicale prodotta da Paolo “Pablo More Love” Strumia e Papa Leu (Adriatic Sound); i fiati sono stati affidati al sax di NICHOLAS LAROQUE e la tromba di EVEROL WRAY (“alunni” della Alpha Boys School, quella dei The Skatalies, di Yelloman, Rico Rodriguez, giusto per citare qualche nome). I tecnici audio che hanno curato il sound sono Lynford “Fatta” Marshall, Raffaele “Papa Leu” Leo, Ciro “Princevibe” Pisanelli, Kamal Evans, Jemoi “J Twiss” Monteith.  

 

“Soul Jazz” esce a pochi mesi dal precedente “Come L’edera” con la straordinaria partecipazione di Al Bano:

Link al videoclip “Come l’Edera” feat. Al Bano: https://www.youtube.com/watch?v=jNLGS3FYp_8

 

CREDITI VIDEO

 

TITOLO: Soul Jazz

ARTISTA: Sud Sound System

AUTORI: Federico “Don Rico” Vaglio, Fabio “Terronfabio” Miglietta, Fernando “Nandu Popu” Blasi

COMPOSITORE: Paolo Strumia

EDITORE: Salento Sound System

PRODUZIONE: Morelove Music & Salento Sound System

PRODUTTORI ESECUTIVI: Paolo “Pablo Morelove” Strumia, Raffaele “Papa Leu” Leo

TECNICI AUDIO: Lynford “Fatta” Marshall, Raffaele “Papa Leu” Leo, Ciro “Princevibe” Pisanelli, Kamal Evans, Jemoi “J Twiss” Monteith

STUDIO: Adriatic Sound Studio, Big Yard Studio, Fat Eyes Studio, Clearsonix Studio

FIATI: Nicholas Laroque sax, Everol Wray tromba (Alpha Boys School)

 
 

Sud Sound System

Terron Fabio

Nandu Popu

Don Rico

 

Recording ed Editing: Salento Sound System

Distribuzione: Believe

 

Management e Booking: Molly Arts Live

Ufficio Stampa e promozione: Big Time – pressoff@bigtimeweb.it

 
 

SUD SOUND SYSTEM – BIOGRAFIA

 

I Sud Sound System sono i pionieri del raggamuffin e del dancehall style, in Salento e in Italia. Si esibiscono per la prima volta fuori dal Salento il 21 gennaio 1989 nel centro sociale Leoncavallo di Milano benché il loro esordio discografico sia datato 1991, con il 12 pollici Fuecu/T’a sciuta bona. Da subito l’impatto della band sulla scena musicale italiana è notevole. Il loro sound reggae mixato a testi impegnati cantati in dialetto salentino li conduce per live, apparizioni televisive e radiofoniche, fino al Festival delle Nuove Tendenze d’Autore di Recanati. Sono protagonisti di un documentario firmato Renato De Maria e di un video di Gianluca Sgalambro, trasmessi dalle principali tv nazionali. L’esperienza dei SSS diventa anche oggetto di analisi e dibattiti in alcune università italiane con i sociologi Georges Lapassade e Piero Fumarola.

 

Tra il ’93 e il ’94 i SSS solcano i primi palchi europei insieme ad artisti internazionali come Macka B e Mad Professor, Little Owie, Linton Kwesi Johnson, Asher D, Chubby Rankin, Daddy Freddy, Thriller Jenna, Sweete Irie, Echo Minott, Shabba Ranks, the Wailers, Anthony B e Sizzla. Nello stesso anno avviano la produzione del Salento Showcase, in cui si affiancano alle nuove voci della scena reggae salentina, radicalizzando un vero e proprio movimento. Il progetto ritornerà nel 2000, 2005 e nel 2007, con la nascita del Salento ShowCase Group.

 

Il 1996 è l’anno del disco Comu na petra, a cui collaborano diversi tamburellisti salentini, rafforzando il legame tra il raggamuffin e la musica della tradizione salentina. Tra i brani Afro ragga taranta jazz e Crisce, ma anche Soul train sul tema dell’emigrazione meridionale.

 

Nel giugno 1999 arriva l’album Reggae party, con ottimi consensi di critica e vendite. Nello stesso anno la band prende parte al film Liberate i pesci di Cristina Comencini e fonda a San Donato di Lecce uno studio di registrazione, il Salento Sound Studio, e una propria casa di edizioni, la Salento Sound System. Il ’99 è anche l’anno di Giallurussu, inno ufficiale del club calcistico salentino dal 2001 al 2003.

 

Nel 2001 arriva l’album Musica musica e nel 2003 Lontano. Quest’ultimo fa vincere alla band il Premio Tenco nella categoria “Miglior lavoro dialettale italiano”. Da qui il brano Le radici ca tieni, diventato un inno alle origini salentine. Il video del brano vince il premio “Miglior video dell’anno” al Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza.

 

Continuano le tournée in Europa e nel 2005 i SSS producono il nuovo LP Acqua pe sta terra, in cui si affiancano dei big Luciano, Chico, Anthony Johnson e General Levy. Partecipano alla colonna sonora del cartoon di Edoardo Bennato, interpretando Il topo mangia tutto e ad una puntata della trasmissione di RaiUno Rockpolitik condotta da Adriano Celentano.

 

Da sempre impegnati nella difesa dell’ambiente e del diritto alla salute, nel 2008 accendono i fari mediatici su complessi industriali pugliesi nocivi alla salute. Tra questi, l’Ilva di Taranto e la centrale elettrica di Cerano. Su questi temi è incentrato l’album Dammene ancora che, tra le altre, vede una collaborazione con Neffa.

 

Il 21 aprile 2009, insieme ad altri 53 cantanti italiani, registrano il singolo Domani 21/04.2009, in onore delle vittime del terremoto in Abruzzo.

A questi anni risale il sodalizio con la Bag A Riddim Band, loro attuale backing band, frutto della fusione tra i Ficupala, The Messapians e Maestro Garofalo.

 

Dopo il singolo Bisogno d’amore, nel maggio del 2010 pubblicano Ultimamente, album di denuncia al sistema politico e collaborano con Riva Starr per il singolo Orizzonti.

 

Nel giugno 2012 arriva The Best of Sud Sound System e partecipano live al progetto teatrale di Salvatore Tramacere Acido Fenico – Ballata per Mimmo Carunchio, camorrista.

 

Nel giugno 2014 i SSS pubblicano un nuovo album di inediti dal titolo Sta tornu. Con la partecipazione di diversi artisti, mentre nel 2016 avviano il loro primo tour in Jamaica, ospiti di Richie Stephens con cui parteciperanno, l’anno successivo, al Reggae Sumfest.

 

Il 2017 è l’anno del lavoro in studio Eternal Vibes che darà vita a molteplici date e sold out all’estero. Continuano le collaborazioni con artisti e tour che li vedrà impegnati  in tutta Europa.

 

Nel 2020 esce Sempre Tu, singolo della band che li porta a essere ospitati in Rai a “La chiamano estate” e “Telethon” condotti da Federico Quaranta.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA, ed è soggetto alla Privacy Policy e ai Termini di utilizzo di Google.