TANCA – Moka/My darling (Prod. Giumo)

 

Moka e My Darling sono i due nuovi brani di TANCA, prodotti da GIUMO e pubblicati martedì 28 luglio da peermusic ITALY.

Membro della crew Klen Sheet, con la sua prima doppia uscita TANCA dà vita a un concentrato di estro e rime, esplosività ed equilibrio: il battesimo di fuoco per la sua carriera solista. Moka e My Darling rappresentano la quarta pubblicazione del collettivo Klen Sheet in questo luglio 2020, a compimento di un mese che ha visto l’esordio di  Giumo e Ngawa e il ritorno di maggio.

Sulla gamba destra Tanca ha un tatuaggio che recita: RICORDATI. Suona come un monito, ma è anche qualcosa che lui fa già quotidianamente senza troppo sforzo: il legame con il passato e l’emersione delle influenze sono per Tanca dei leitmotiv costanti ed espliciti, così in musica così in vita. Lo stesso pseudonimo TANCA da un lato affonda le radici nella sua storia personale, richiamando il proprio cognome, dall’altro è ispirato alla traccia omonima di uno degli artisti italiani più visionari e rivoluzionari degli ultimi anni: Iosonouncane. Non è quindi un caso se la release di oggi rimanda, già nel doppio titolo, a due brani fondamentali per la sua formazione artistica: rispettivamente Moka dei Linea 77 e Die, Die My Darling dei Misfits.

I BRANI 

Moka non è soltanto un richiamo allo strumento di produzione della bevanda eccitante più famosa al mondo (nei confronti della quale Tanca ha sviluppato negli anni una dipendenza ben poco moderata) ma è in effetti musicalmente affine al mondo dei Linea 77, figlia com’è dell’esperienza di Tanca sui palchi insieme alla sua vecchia band hardcore Backside – di cui ha fatto parte anche Giumo, producer dei due brani e per Tanca compagno sia di crew (Klen Sheet) che di band (Inni). Moka, tra le due release, è quella “sporca e cattiva”: rabbia e aggressività esplodono in liriche taglienti e urla sui synth brutali e i bassi grotteschi di Giumo, che suonano come dei latrati industrial e demoniaci. Il ritornello, nonostante l’attitudine vocale punk, è un inno sottilmente hip hop, firmato da uno che palesemente è cresciuto a pane, skate e Wu-Tang Klan: “C.R.E.A.M. da bambini con le Etnies, heelflip, noseslide sui monumenti e mo qui zì”.

Una volta consumato lo sfogo incendiario la traccia si metamorfizza, facendosi quieta e diluita: i BPM si distendono, lasciando spazio a un accendino in azione e a imprecazioni lanciate con una leggerezza che fa presagire una traccia ben più pacata di quella appena conclusa. È questa My Darling: citazione del gruppo punk di culto che tempesta le pareti della stanza di Tanca in forma di adesivi, poster e magliette. Un rap più chill e lucido che in una manciata di barre chiude una narrazione limpida, emotiva e densissima, con flashback di gran lunga meno tormentati di quelli raccontati in prima battuta: un ricordo dei live con maggio e delle esperienze insieme alla crew, con un’apertura al futuro serena e matura.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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