THOUSAND YEARS BETWEEN – Can’t Change The Weather 

Il nuovo singolo è la traccia di apertura del secondo EP “RAFTS”.
“Can’t Change The Weather” è l’ultimo singolo dei Thousand Years Between che segue il successo del precedente “Crying at the discoteque”.
 
Questa traccia è un brano di rock granitico, quasi heavy, seppure con guizzi pop, che canta in modo allegorico l’incomunicabilità nel rapporto con l’altro e con sé stessi dovuto anche e soprattutto all’ineluttabilità degli eventi che spesso incidono in modo definitivo, il tutto rafforzato da atmosfere talvolta oniriche ma dall’incedere comunque muscolare mitigato dalle melodie cantabili dei ritornelli.
 
Il dualismo tra il rock di cui è fatto e le influenze quasi dance rendono la canzone carica del sound originale dei Thousand Years Between.
 
Per il video che accompagna la traccia è stato scelto un semplice supporto del brano. 
E’ stato quindi naturale decidere di crearlo grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale, così come è stato fatto sia per la copertina di questa traccia che per l’EP ‘Rafts’ da cui è tratto.


“Rafts”, secondo lavoro in studio della band, è un EP di sei brani di cui quattrooriginali, una cover del celebre brano degli Alcazar “Crying At TheDiscoteque” e una reinterpretazione del tradizionale brano blues “YouGotta Move”. Si tratta di una composizione di totale musica rock puramente chitarristica che richiamasonorità sia classiche del genere, che alternative, con incursioni di groovedance condite di  un pizzico dielettronica e sporadiche apparizioni di sax e mandolino, spaziando così da unsound più heavy a ritornelli pop dalle melodie cantabili. in pieno stile Thousand Years Between.TRACKLIST”Can’t Change TheWeather” Secondo singolo estratto è il pezzo di apertura dal riffone rock ma dal ritornello apertoe melodico.”Rafts” È latitle track, un brano rock più acceso con il sax che la fa da padrone per tuttoil pezzo.”I’ll Drink Of You” Una ballata rock piuttosto vivace e immediata che con la chitarra acusticadodici corde protagonista.”Stupid”È unpezzo più bluesy e ritmico dai ritornelli trascinanti e coinvolgenti.”You GottaMove” Una personale reinterpretazione di un classico del blues, in cui il protagonista musicale è il mandolino.”Crying At TheDiscoteque”La traccia di chiusura è un’ altra cover, versione rock post-punk delclassico degli svedesi Alcazar.


THOUSAND YEARS BETWEEN 

“And now a thousand years between between us” canta Robert Plant.
Da queste parole prendono ispirazione i quattro componenti dei T.Y.B. ovvero Fabio Rotilio, Federico Serio, Manuel Piccinini, Fabio Piccinini.
Formatosi nel 2017 il gruppo si misura fin da subito con la dimensione del live, esibendosi in vari club e festival. Nella primavera del 2019 entra in studio per produrre il suo primo EP dal quale viene estrapolato il singolo “Cry on Me”.
Durante l’estate dello stesso anno il gruppo si muove lungo il centro Italia per promuovere e suonare dal vivo il disco partecipando a diversi contest. 
Alla fine di un’estate movimentata e piena di soddisfazioni la band torna in studio per la registrazione di nuovi inediti per dare alla luce poi nel marzo del 2021 il singolo “Wrong” per l’etichetta (R)esisto.
Marzo 2022 è invece il tempo di “Ready To Go”. Nello stesso anno è avvenuto anche un significativo cambio di formazione per i T.Y.B. con l’uscita di Fabio Piccinini alla batteria. 
Recentemente, la band ha ottenuto la vittoria alle selezioni regionali del concorso Arezzo Wave. 
Oggi la band collabora con l’agenzia di management Sorry Mom! ed è in fase di programmazione di future date e promozione dei nuovi brani.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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