VANESSA PETERS – Crazymaker

“Modern Age” è il nuovo album della cantautrice texana VANESSA PETERS, che uscirà il prossimo 23 aprile 2021 per Idol Records. Ad ora due i singoli già usciti: l’apripista Crazymaker e la title track in versione lyric video Modern Age.

Sui primi due singoli: Glide Magazine parla di “Crazymaker”: “Un grande successo…questa canzone è un brano orecchiabile senza tempo che ti obbliga ad essere ascoltato più volte di seguito. Se “Crazymaker” è un’indicazione di ciò che possiamo aspettarci da “Modern Age” nel suo insieme, allora sembra già una delle release più forti del 2021. Peters è una rocker nel cuore con una sensibilità pop, che questo emerge dal modo in cui bilancia entrambi i generi in un modo che ricorda il rock alternativo e power pop degli anni ’90.”  Il brano “Modern Age” è un brano per l’estate, da ascoltare on the road, con le finestre abbassate e il volume al massimo. Ha elementi grunge, ma è allo stesso anche molto solare…non è arrabbiato né pesante,  è pieno d’energia ed intensità. Da gustare il “wall of sound” nel coro e l’ampio spazio sonoro lasciato alle strofe, che rimanendo ‘sopra’ il resto, veicolando ancor più facilmente il messaggio del testo.

 

Il nuovo lavoro discografico “Modern Age” è un album rock moderno / classico che si rivela una sfida d’acciaio. Nel bel mezzo di un anno veramente buio, VANESSA e la band hanno cospirato per realizzare un album che sia allo stesso tempo potente ma anche giocoso, intenso ma sensibile, arrabbiato ma pieno di speranza. In “Modern Age”, troviamo ancora una volta Vanessa Peters scrivere e fornire canzoni di eccezionale potenza lirica e musicale, rafforzando ulteriormente la sua reputazione tra la nuova generazione di cantautori americani.
Undici tracce di pop / rock energico ma sempre melodico, che capovolgono le aspettative del precedente “Foxhole Prayers”, un’opera folk / rock di successo, profondamente introspettiva. Dagli accordi iniziali della title track, è ovvio che questo album va in una nuova direzione: collaborare a stretto contatto con la sua band italiana ha portato una nuova, rauca energia a questa raccolta che raramente è emersa prima, al di fuori dei concerti di Vanessa. Per anni è stato troppo facile collocare Vanessa in una specie di generica categoria “americana” quando in realtà i suoi dischi hanno sempre viaggiato dall’indie-pop all’alt-country, al folk sperimentale e al rock dei cantautori degli anni ’70.

Il nuovo album presenta i riff spigolosi di “Hood Ornament” che richiamano alla mente band come Spoon e LCD Soundsystem. Eppure, nonostante lo scintillante packaging pop-rock in cui sono avvolte queste canzoni, Vanessa non esita a tirare i pugni lirici per cui è nota. È decisamente arrabbiata in “Yes“, scatenando un’ondata di frustrazione per essere stata considerata una “banale cantante femmina”. In “Make Up My Mind” lotta con l’indecisione e l’insicurezza, canalizzando il grunge degli anni ’90 degli Smashing Pumpkins, mentre nella luminosa “Fleetwood Mac-esque“Never Really Gone” si scopre con tenerezza che si può tornare a casa.

Testi e musiche di “Modern Age” sono di VANESSA PETERS, eccetto “Valley Of Ashes” e “Hood Ornament” di Vanessa Peters e Rip Rowan. Il nuovo album è prodotto e mixato da Rip Rowan, vede al master Dave McNair. E’ stato registrato tra Paesi Bassi, Germania, Italia e Texas.

Line-up
VANESSA PETERS: Voce, Chitarra acustica FEATURING THE ELECTROFONICS:
FEDERICO CIANCABILLA: Chitarra elettrica
MATTEO PATRONE: Tastiere
ANDREA COLICCHIA: Basso
RIP ROWAN: Batteria, Tastiere

BIO
Intrecciando testi introspettivi con melodie irresistibili, VANESSA PETERS ha pubblicato un album dopo l’altro di gemme folk / rock ben realizzate per più di un decennio. Si è esibita in migliaia di concerti negli Stati Uniti e in Europa e aperto ad artisti come Josh Rouse, 10.000 Maniacs, John Oates, Matthew Sweet, Ben Ottewell, e Horse Feathers. Con “Foxhole Prayers” ha ottenuto una brillante recensione MOJO a 4 stelle, oltre a diversi inviti ad esibirsi al NPR’s Mountain Stage, 30A, e al Nashville’s Americana Fest.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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