WOJTEK – Giorni persi

“Giorni persi” è il nuovo videoclip dei padovani Wojtek, quintetto in bilico tra sludge e post hardcore composto da Simone Carraro, Francesco Forin, Mattia Zambon, Morgan Zambon e Riccardo Zulato

Trattasi del loro primo brano cantato nonché cavallo di battaglia di “Petricore”, il quarto lavoro discografico dei Wojtek pubblicato il 19 settembre 2023 per Flames Don’t Judge, Fresh Outbreak Records, The Fucking Clinica, Dio Drone, Shove records e Violence in the Veins e Teschio Dischi.  

Un sound che si evoluto negli anni, un muro sonoro sempre più stratificato, che abbraccia drumming verticali e linee melodiche più armoniche e inaspettate.

Ad accompagnare il brano, un particolarissimo videoclip diretto da Stefano Pagura. A parlarcene sono gli stessi Wojtek: 

Ogni giorno è un giorno perso se vissuto in costrizione, il video di “Giorni persi” è Un monito per restare lucidi, per ricordarci che quando vogliamo possiamo calare la maschera che indossiamo, che in fin dei conti siamo degli animali chiusi in gabbia e che possiamo ribellarci

BIOGRAFIA WOJTEK  

Wojtek stordisce la periferia di Padova da primavera 2019. È rumore, una miscela di sludge, post-hc. Tre le uscite in 18 mesi: “s/t” (autoproduzione – Agosto 2019); “Hymn For The Leftovers” (Shove, Teschio Dischi, Violence In The Veins – Aprile 2020) e “Does This Dream Slow Down Until It Stops? (Shove, Teschio Dischi, Violence In The Veins, Fresh Outbreak, Ripcord – 2021) tutti caldamente accolti dalla stampa di settore. Sempre nel 2021 esce per Ripcord Records “Silence is a dangerous Sound” compilation (v/a) dedicata ai Fugazi, in cui viene pubblicata la cover brutalizzata di “Fell, Destroyed”. Parallelamente alle uscite su disco, pandemia permettendo, l’attività live cresce, in Italia ed all’estero (mai abbastanza). Ciò porta i Wojtek in situazioni sempre diverse, da live club passando per autorimesse e studi di tatuatori, a squat e festival, dividendo stage con realtà più o meno consolidate italiane quali Messa, Ufomammut, Stormo, Hate&Merda, Hobos per citarne alcuni, e band internazionali come Eyehategod, Wiegedood, Implore, Wyatt E.… Il 2022 è senza dubbio un anno più fisico, dove il live prende il sopravvento sulla scritture (anche per assecondare l’inserimento di nuovi muscoli dietro le pelli). Il muro sonoro si stratifica, i drumming verticali e le cascate di elettricità innescano nuove idee e linee armoniche inaspettate ed il tutto convoglia in esibizioni sempre più incendiarie. Just cavai è lo stile di vita, il diy la filosofia. Non fateci abbassare gli ampli se volete divertirvi.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA, ed è soggetto alla Privacy Policy e ai Termini di utilizzo di Google.