ALFREDO MARASTI – Da dietro il velo

Dopo l’anteprima nazionale esclusiva su Tgcom24, il videoclip Da dietro il velo, tratto dal concept album Ultimo D’Annunzio di Alfredo Marasti è disponibile per la visione sul canale YouTube dell’artista.

Link al videoclip: https://www.youtube.com/watch?v=cwYIaKXj54U

Il D’Annunzio più lirico e dolcemente seducente, dimenticato o decostruito in altri brani di Ultimo D’Annunzio, riemerge a tratti nel brano Da dietro il velo, in cui il punto di vista è quello di una Duse in apparenza più giovane rispetto a quella della tormentata storia con Gabriele, qui interpretata da Sara Bertolucci.

La simbologia di questo terzo e ultimo video-racconto rimanda al romanzo Il fuoco, dove Eleonora è associata a Persefone, all’Oltretomba e al mito del melograno. Mangiandone incautamente i chicchi, Persefone è condannata a rimanere sei mesi all’anno al fianco di Ade, che l’ha catturata.

Eleonora/Persefone riemerge dunque dalle tenebre per tornare in vita solo provvisoriamente, vagando di contesto in contesto come un fantasma mentre fa un bilancio, tra luci e ombre, del rapporto tra lei e Gabriele. Risvegliandosi in un Vittoriale abbandonato e divorato dal tempo, dove si intravedono i corpi mummificati di Gabriele e di un suo levriero, si ritrova quasi magicamente prima di fronte al lago di Garda (l’inquadratura è stata realizzata dalla cima della Rocca di Manerba), poi su una spiaggia che potrebbe essere quella di Marina di Pietrasanta, dove Gabriele scrisse per lei “La pioggia nel pineto”. Qui qualcuno, a tradimento, lascia cadere un chicco di melograno nel calice da cui lei sta bevendo; come avvelenata, Eleonora si accascia a terra solo per risvegliarsi, trasfigurata in ninfa, nelle vallette irreali di un Vittoriale ancora vivo e fiorente. Si tratta dell’ennesima allucinazione: in realtà la “divina” Eleonora si trova su un palco, dove recita all’infinito la scena della morte di Persefone, acclamata dal pubblico.

Il passaggio tra le varie dimensioni del video è suggerito dal ricorso, sperimentale, a immagini girate all’infrarosso da Aldo Masini.

Il titolo del brano deriva dal busto velato che Gabriele stesso ha voluto fosse collocato nell’Officina, lo studio in cui scriveva, unica stanza del Vittoriale illuminata a giorno.

Nonostante le vicende che li hanno separati e il carattere difficile di entrambi, Eleonora rimane la metà più affine a Gabriele, musa e amante, disposta a incarnare in tutto e per tutto le sue creazioni («Gli perdono tutto, perché ho amato!»); fantasma della memoria, contempla la vecchiaia di Gabriele con un misto di acredine e dolcezza, vedendolo vittima del tempo che passa, come fu lei stessa al tempo della loro storia d’amore. Nelle scene finali Eleonora incontra finalmente Gabriele, trasfigurato in cane: è l’occasione per un ultimo saluto, prima di rientrare nell’Ade.

Riprese effettuate presso il Vittoriale degli Italiani, la Rocca di Manerba, il Teatro Pacini di Pescia.

CREDITS

Con Sara Bertolucci nel ruolo di Eleonora Duse

Regia di Alfredo Marasti / Christian Mazzoncini

Op. di macchina / Aldo Masini & Chris Mazzoncini

Edit & color grading / Chris Mazzoncini

Make-up / Laura Panelli & Federica Guerra

Costumi – Falpalà Costumi (Montichiari)

Acconciature / Franco Vanzani (Salò) & Emanuel Ronda (Senza via di Shampoo, Pescia)

Testo e musica di Alfredo Marasti

Produzione artistica di Alfredo Marasti/Salvatore Papotto

Chitarra/voce principale: Alfredo Marasti

Voce femminile: Rebecca Cinquina

Pianoforte: Danilo Sesti

Violini: Teresa Dereviziis

Basso: Salvatore Papotto

Si ringraziano Giordano Bruno Guerri per le riprese effettuate presso il Vittoriale degli Italiani (Gardone Riviera) e Battista Ceragioli per le riprese effettuate presso il Teatro Pacini di Pescia.

Un ringraziamento speciale a Daki e alla famiglia Panelli

Da dietro il velo

© 2022 Alfredo Marasti / La Stanza Nascosta Records

LABEL: La Stanza Nascosta Records, di Salvatore Papotto

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA, ed è soggetto alla Privacy Policy e ai Termini di utilizzo di Google.