AMBRADEA – Statue di cera

E se fossimo STATUE DI CERA, che lentamente perdono la forma? Questa la domanda chiave, nonché il titolo, del nuovo singolo di AMBRADEA, primo brano estratto dall’album d’esordio, EsSENZA, in uscita in primavera 2024.

Ognuno di noi inevitabilmente passa attraverso un processo di crescita, condizionato dall’ambiente circostante in cui viviamo, che ci porta a costruire ciò che poi diventeremo da grandi. 

Con STATUE DI CERAAMBRADEA apre una finestra sull’infanzia, cercando di riconnettersi a quando per la prima volta ha capito che sarebbe dovuta crescere prima del tempo.

AMBRADEA ha voluto immortalare quel momento esatto in cui si scopre la verità, la parte oscura della luna. Parla di famiglia, di legami affettivi che si creano e si disfano, di come la mente di un bambino elabora e plasma sensazioni dentro di sé creando fili e matasse da sbrogliare.

È una storia a lieto fine in cui c’è una presa di posizione, un ribadire il concetto che, nonostante tutto, la parte più pura di noi che crediamo perduta per sempre in realtà è lì con noi e sogna, vive, esiste.

AMBRADEA racconta: “Ho scelto STATUE DI CERA come primo singolo dall’album, perché è un brano a cuore aperto, uno squarcio in quella parte dell’infanzia dove tutto si crea e tutto si distrugge. Le mie statue di cera non sono altro che la corazza della me adulta che finisce con lo sciogliersi al calore di un primo raggio di sole. Sono la mia essenza di essere umano che si scompone e si ricompone continuamente. La parte che viene scoperta, ciò che si cela dietro alla compostezza di una statua, rappresenta la fragilità e la facilità con cui a volte veniamo scottati

Testo e musica sono stati pensati per lasciare quel senso di sospensione, di limbo, nel quale ci si ritrova a cercare di capire quale sia la realtà.

Con questo disco voglio celebrare la bellezza di chi cammina da solo, di chi non si arrende, di chi porta con sé melodie più complesse, più profonde. La bellezza di chi accetta di essere fragile, non per tutti, di chi sceglie coraggiosamente se stesso, la bellezza dei malinconici per natura, di chi si fa domande ed è sempre pieno di dubbi. Amo i cuori invisibili, quelli che hanno la luce nell’anima ma che si sentono schiacciati dai ritmi troppo frenetici e sono incapaci di mentire a se stessi per conformarsi. 

Amo l’umanità che è rimasta in questo mondo, chi sceglie ancora le parole per dirti che ti vuole bene” –AMBRADEA

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BIOGRAFIA

AMBRADEA nasce a Roma. Diplomata alla Musical Theatre Academy nel 2013, si divide tra Roma e Londra partecipando a diversi master sul canto, la danza e la recitazione. È attiva professionalmente nel panorama teatrale e musicale italiano ed estero dal 2005. 

Lavora per diverse band musicali e diventa la frontwoman per quattro anni del gruppo musicale Ritmovies Best Movie Hits. 

Nel 2020 nasce la collaborazione con la Lead Records ed esce con il suo primo singolo inedito MY FUTURE, in inglese, scritto da Orlando Johnson con le musiche di Antonio Decimo.

Il suo progetto di scrittura e composizione musicale prende inizio nel 2021, quando esce con il suo nuovo singolo LOSE IT ALL, un brano nuovamente in inglese che punta il dito sui meccanismi oscuri dello showbusiness e con il quale vuole lanciare il messaggio agli artisti di non mollare mai la presa. 

Il progetto subisce un’evoluzione e cambia prospettiva e lingua: l’italiano. Esce a maggio 2022 con VOGLIO FARE L’EROINA e a ottobre con CRUDELIA (ALL I NEED IS LOVE). 

A gennaio 2023 decide di fare il salto e di produrre un album interamente scritto e composto da lei stessa. A ottobre 2023 conclude il lavoro di registrazione di tutte le 11 tracce che faranno parte dell’album dal titolo EsSENZA.

Un duplice significato delineato da quella prima esse. Un qualcosa che parla dell’essenza in tutte le sue forme. Essenza. Ma anche un qualcosa fatto senza fronzoli, senza artifici, senza macchinosità. Senza. Cosi come è stato sentito, vissuto. 

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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